domenica 14 agosto 2016

Chiacchiericcio#3: L'onestà del lettore (e lo scandalo Marion Zimmer Bradley)

Rubrica inventata da me a cadenza mensile.

Nei commenti su una vecchia recensione, mi è stato ricordato che, per un lettore, è doveroso approcciarsi ai libri con "onestà". Il che significa, per come l'ho interpretato io, che non bisogna permettere al pregiudizio -o ad una preconoscenza della storia - di influire su quella che è l'effettiva qualitàdel romanzo in questione.
Questo piccolo rimprovero ha attecchito dentro di me e mi ha portato tutta una serie di riflessioni, che si sono fin troppo presto staccate dal libro singolo che era stato lo spunto del commento fino ad allargarsi ad alcune considerazioni generali che avevo piacere di condividere con voi, per sentire anche la vostra opinione.

Qualche anno fa, il mondo della letteratura di genere ha subito uno scossone non da poco. La scrittrice di fantasy e fantascienza Marion Zimmer Bradley (1930-1999) è stata accusata dalla sua stessa figlia, a 15 anni dalla sua morte, di reiterate violenze sessuali, su di lei e su molti altri bambini. Un riassunto di questa torbida storia lo trovate qui. Per parte mia, volevo concentrarmi sulle reazioni a questa notizia e su ciò che questa scoperta ha causato a me.
Come potete immaginare, fu un vero scandalo. Per chi non la conoscesse, Marion Zimmer Bradley (comunemente chiamata MZB per comodità, abbreviazione che userò anch'io d'ora in avanti) è stata un nome importantissimo del fantasy e della fantascienza della seconda metà del Novecento. Le sue opere più note sono il lunghissimo Ciclo di Darkover e il noto Ciclo di Avalon (un titolo su tutti, il bellissimo Le nebbie di Avalon). Nel momento in cui Moira Greyland, figlia della scrittrice, ha reso pubbliche le sue accuse, le prime reazioni sono state lo sdegno da un lato e la diffidenza dall'altro. Qualcuno accusò la Greyland di mentire, non si sa bene per quale motivo. Per parte mia, credo che la Greyland abbia detto la verità, ma non voglio discutere nemmeno di quello.
Qual è stata la reazione dei lettori, una volta che le prime reazioni si sono placate?
I fan di MZB si sono divisi in due fazioni: da una parte chi ha messo da parte tutti quei libri precedentemente amati, disconoscendoli, incapaci di rivedere con gli stessi occhi le opere di una donna che, qualunque sia la verità, è ormai compromessa e, forse, rovinata per sempre; dall'altra ci sono quei lettori che hanno deciso di scindere la Scrittrice e la Donna, sottolineando come anche in passato molti nomi di scrittori noti e tuttora amati erano stati associati a comportamenti molto poco etici e morali (usiamo un eufemismo).
Per parte mia, la prima reazione è stato lo shock. MZB è una scrittrice molto importante per me. Non ho letto tutta la sua produzione perchè l'ho sempre recuperata un po' a spizzichi e bocconi nelle varie biblioteche (è infatti quasi introvabile) e in casa ho solo La donna del falco (primo titolo con cui l'ho conosciuta, ormai 10 anni fa), Le nebbie di Avalon e Le luci di Atlantide; nonostante ciò, l'ho sempre apprezzata molto come autrice e non manco di leggere tutto ciò che trovo di suo.
Dopo il momento di sbigottimento iniziale, ho cominciato a interrogarmi su come avrei dovuto comportarmi. Disconoscere i suoi romanzi o decidere di ignorare le ultime scoperte?

Non è importante qual sia stata la mia scelta. Ciò che è importante è la riflessione che ne nasce e che si va a legare con quella nata in seguito al commento di cui accennavo all'inizio e che voleva essere solo un rimarcare che ogni libro è qualcosa di oltre un pregiudizio.
Quando si può parlare di onestà del lettore? Che cos'è? Si tratta di una sorta di moralità? Possiamo - è giusto - scindere uno scrittore dalla sua vita, se è vero che molti titoli (penso soprattutto ai classici) assumono un'altra fisionomia, se letti con la conoscenza dell'autore? Moltissimi libri assumono importanza SOPRATTUTTO in considerazione della vita dell'autore (si pensi a libri quali Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino di Christiane F. o Il diario di Anna Frank e tutto il filone della letteratura "di testimonianza"). Il vissuto può donare - o togliere - valore a un'opera. Ma è giusto accostarsi a determinati libri - o non accostarvisi - solo in virtù di questa preconoscenza, di questo pregiudizio? Siamo lettori onesti, in questo caso?

Come vedete, le mie sono domande che si rincorrono e non offrono risposte. Io per prima sono molto confusa - il caso MZB, per me, è stato emblematico - e non so bene come regolarmi. Non sempre una brava persona scrive un buon libro, e viceversa. Noi, in quanto lettori, bombardati da mass media e non autorizzati a non sapere, ci ritroviamo a dover rivedere di continuo i nostri limiti. Popolano i nostri scaffali romanzi che, fino a 50 anni fa, sarebbero stati banditi e avrebbero ricevuto solo disgusto. Si pensi al caso della Lolita di Nabokov. Pubblicato nel 1955, fece scandalo; adesso nessuno si stupisce più. Siamo nell'epoca dell'Erotico e del Dark Romance (e non vuole essere una critica a questi generi, ci mancherebbe!), simbolo che il nostro senso del "giusto" e dello "sbagliato" (se così possiamo definirli), vanno inibendosi, confondendosi. Scompaiono, semplicemente. Vediamo film splatter, leggiamo libri fin troppo espliciti su tutto. Non ci sono tabù e questo di per sè è diventato un tabù. 

Ancora una volta, la dimostrazione che la letteratura e i libri generano più domande delle risposte che forniscono, e per fortuna!
E voi, cosa ne pensate? Il lettore deve essere onesto, nel suo approcciarsi a un romanzo? E che cos'è l'onestà per un lettore, secondo voi?

Virginia


4 commenti:

  1. Penso che sia un bell'argomento di discussione. Ma non si può fare un discorso generale. Bisogna prendere caso per caso, e non mi riferisco agli scrittori. Ma a noi lettori.
    Si perchè magari ci sono persone che nel leggere un libro danno anche importanza alla vita dell'autore. E non c'è nulla di male. Se leggere un libro di MZB prima e dopo la scoperta della vita dell'autrice è diverso non c'è nulla di sbagliato. Se ad una persona dà fastidio sapere che quelle parole sono state scritte da una persona che non è degna di stima, non c'è nulla di male. Ognuno nel leggere ha la propria esperienza, ha le proprie emozioni. Lasciarsi influenzare da elementi esterni al libro è tutto a discrezione del lettore. L''importante è godersi a pieno la lettura.
    Ad esempio io non apprezzerei affatto i libri di MZB, non perchè non sia una grande autrice, ma perchè nella mia testa ogni parola mi suonerebbe male, sì a causa della sua vita privata. Quindi evito di leggerli sapendo che non mi godrei a pieno l'esperienza. Ma tutto ciò non vuol dire che io sia nel giusto e una persona che li apprezza nonostante tutto sbagli, anzi. Si gode solo la sua lettura tutto qui. Leggere è un piacere, e deve rimanere tale.
    L'onesta per un lettore per me è avere coscienza di se stessi. Sapere quali sono i propri gusti e non farsi influenzare dagli altri. Ognuno è diverso, se io la penso in un modo su un libro non devo cambiare idea per ragioni che non toccano la mia morale, o il mio gusto. Io posso apprezzare di meno un libro dopo scoperte simili sulla vita privata dell'autrice, ma di certo non cambierei idea se la critica stronca un romanzo. O se un amico o un familiare lo odia.
    Io la penso così

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    1. Ciao Giuseppe, grazie mille per il bel commento:)
      In realtà hai ragione, l'argomento è un po' troppo vasto, ma per ragioni tecniche ho preferito mantenerlo il più generico possibile.
      Come dici tu, dipende dal lettore. Per parte mia, lo ammetto, continuo a leggere MZB e ad apprezzarla, però ogni volta che leggo un suo libro e incontro una scena un po' su di tono (diciamo così) non posso fare a meno di chiedermi che significato avesse per lei.
      Mi piace moltissimo il tuo tono di rispetto e accettazione, è quello che spero di avere anch'io. Non c'è nessun giudizio, per nessuno, solo esperienze personali.
      E condivido anche la tua visione dell'onestà del lettore. Ognuno ha la sua percezione ed è giusto così; ed è anche giusto che nessuno la banalizzi o la mortifichi.
      Grazie di essere passato:)

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  2. Non sapevo di questa storia! :O Mh, è un buon argomento di discussione.
    Dipende dal lettore, questo è sicuro, e sono d'accordo con Giuseppe Romeo.

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