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venerdì 27 ottobre 2017

CineRecensione#14: Goong

Anno: 2006
Episodi: 24
Categoria: KDrama

Siamo in una Corea alternativa. La differenza fondamentale è che c'è ancora la monarchia e una famiglia reale un po' sulla scia di quella inglese. Quando il re mostra segni di cattiva salute, si decide di far sposare il principe ereditario, Lee Shin, di soli 19 anni. Ma c'è un precedente accordo per il matrimonio del principe, che è stato combinato molti anni prima con una ragazza di origini modeste, casualmente sua compagna di scuola, la comunissima Chae Kyeong. Shin accetta per dovere e Chae Kyeong per aiutare la sua famiglia, economicamente in difficoltà. I due ragazzi hanno caratteri opposti. Come finirà la loro convivenza?

Buon venerdì a tutti! Siamo ormai arrivati al finesettimana e io oggi torno a parlarvi di drama coreani. Lo so, ultimamente sul blog hanno latitato, ma solo perchè sono lenta a vederli e ne avevo beccato uno che non mi aveva presa per nulla (e io scema che l'ho finito comunque-.-). Fatto sta che la mia passione continua, non si è fermata e, se da una parte non vedo l'ora di potervi parlare della mia visione in corso (CAPOLAVORO*-*), penso che anche Goong abbia diritto a un suo post personale. 
Questo drama è uno dei classici, ovvero uno di quei drama di ormai qualche anno fa e di grande successo che devono entrare, prima o poi, nel curriculum di ogni doramista degno di questo nome. Io li ho ormai visti quasi tutti (i più nominati, oltre a Goong, sono Boys over flowers, Heirs, Coffee prince, Secret garden e You're beautiful, tanto per farvi i nomi), ma immagino che qualcuno ancora manchi - sentitevi liberi di consigliarmi, se sapete qualcosa in materia.
Detto questo, partiamo dalla recensione.
Questo è un drama che si sviluppa con calma. Non è uno di quelli che ti tengono sempre col fiato sospeso, ma ha un suo proprio ritmo e ti conquista pian piano, finchè non arrivi alla fine e non ti rendi conto di esserti affezionato a tutti i personaggi e che i temi trattati sono stati piuttosto importanti, accostati come al solito a una trama in cui si alternano il filone romantico e quello degli intrighi.
La prima cosa su cui vorrei concentrarmi è lo sviluppo e l'approfondimento dei due protagonisti, Shin e Chae Kyeong.
Non potrebbero essere più diversi, nel momento in cui si ritrovano a sposarsi. Lui è cresciuto per essere re: è freddo, scostante e un po' arrogante. Agli inizi è difficile farselo piacere, ma conoscendolo meglio cominciamo a capire quanto solitaria e arida sia stata la vita di Shin. Incatenato al suo ruolo fin dalla più tenera età, è un giovane uomo carico di doveri e responsabilità, che non ha quasi avuto amici o affetto vero, perchè nel Palazzo i ruoli vengono prima delle persone e la formalità strangola ogni barlume di vero sentimento. Per questo diventa freddo, quasi insensibile. Comincia a capire che la vita può riservare altro nel momento in cui sposa chae Kyeong. Lei è il suo esatto opposto: è spontanea, sincera, ingenua e un bel po'  immatura. La persona meno adatta per diventare regina all'apparenza, e in effetti abituarsi a questa vita totalmente diversa da ciò a cui era stata abituata fino a quel momento è dura. A rendere tutto più facile e complicato a un tempo è il rapporto con Shin. Il maggior problema fra i due nasce da una comunicazione completamente sbagliata, come capiamo ben presto con l'andare avanti degli episodi. Lui, semplicemente, non sa comunicare. È stato sempre il principe, circondato da servitori e senza amici, In tutti questi anni di rapporti superficiali, non ha imparato a comunicare. Non sa chiedere scusa nè gestire le emozioni, perchè non è abituato a provarne di così intense. E Chae Kyeong, senza farlo apposta, non fa che scuoterlo dalla sua apatia: lo fa arrabbiare, ingelosire, divertire. In definitiva, lo fa innamorare, ma l'amore per una personalità simile è difficile da gestire. Il suo personaggio maturerà moltissimo e il Shin dell'ultimo episodio è molto diverso da quello del primo.
Lo stesso può dirsi per Chae Kyeong. Il suo è un processo opposto: laddove Shin si ammorbidisce, lei si indurisce. Perde parte della sua spontaneità nel mondo formale e rigido dei reali e, soprattutto, cresce. Impara a confrontarsi con situazioni mai immaginate e ne esce più forte - anche se con un po' di amarezza e disillusione in più. In definitiva, mi sono piaciuti entrambi molto e li ho trovati molto ben assortiti come coppia.
Ma com'è la vita a Palazzo?
Non è rosa e fiori, nonostante ciò che sembra dall'esterno. I reali sono pieni di obblighi e non hanno un momento di pace, sono incatenati ai loro doveri nei confronti del popolo. L'arrivo di Chae Kyeong è come una ventata d'aria fresca, in questo ambiente. La sua goffaggine e inesperienza si attirano la disapprovazione di una parte della famiglia e il divertimento dell'altra. 
Ma uno dei temi principali di questo drama sono il futuro e i sogni. Shin e Chae Kyeong sono entrambi molto giovani ma già sposati e carichi di responsabilità. La corona non lascia spazio ad altro e ogni sogno viene accantonato. La famiglia reale è tutto meno che libera e immaginatevi come reagisce una ragazza qualunque di 19 anni che, all'improvviso, ha sempre guardie del corpo o servitori alle calcagna e che non può più neanche andare a mangiare fuori con le amiche. Che ne è dei suoi sogni? Goong ci parla anche della difficoltà di diventare grandi, quando i sogni si scontrano con la realtà e dobbiamo imparare a scendere a compromessi.


Ci sono poi un sacco di personaggi secondari e di intrighi. Siamo a Palazzo, del resto, e si sa che nei luoghi del potere qualcuno che cospira c'è sempre.
Così come ci sono anche quei personaggi di cui ti innamori, come l'adorabile nonna di Shin o i divertentissimi genitori di Chae Kyeong.
Come dicevo all'inizio, è un drama che ingrana lentamente ma che lascia un bel ricordo. Non uno dei miei preferiti ma sono felice di averlo visto.
E ora, come da tradizione, vi lascio la canzone che mi è piaciuta di più*-*




Buon finesettimana a tutti:)

Virginia


martedì 19 settembre 2017

CineRecensione#12: You are beautiful

Anno: 2009
Episodi: 16
Categoria: KDrama

Gemma è una suora in procinto di prendere i voti che si ritroverà a doversi spacciare per il proprio fratello gemello (temporaneamente bloccato in America) e a prendere il suo posto come membro di una famosissima boy band: gli A. N. Jell.



Buongiorno a tutti e buon martedì! Come vi avevo preannunciato nell'ultimo post, oggi si torna al lavoro con una CineRecensione, quello che sta diventando uno dei miei post preferiti perchè sono davvero poche le persone con cui posso parlare di drama e una delle comodità di avere un proprio blog è che... Be', posso parlare di quello che voglio. Se poi qualcuno è interessato a leggerlo è però un altro paio di manichexD
Ma a parte questo, oggi vi parlo di uno di quei drama che è considerato "storico", nel senso che non puoi vedere kdrama e non vedere anche un questo, un giorno o l'altro. Per parte mia, lo trovo anche perfetto per iniziare perchè è un perfetto mix di tutto e, sopra ogni cosa, ho notato che è uno di quei drama che mette d'accordo un po' tutti. A differenza di altre serie più controverse (Boys over flowers, un nome su tutti, che è amato e odiato con pari fervore), You're beautiful piace davvero a quasi tutti e questo, secondo me, perchè riesce a mettere in scena risate, lacrime, una bellissima storia d'amore e una ost che non ti scordi più.
Ma eccovi una recensione un po' più approfondita!

Uno dei motivi per cui ho amato tanto questo drama è per l'attrice protagonista, Park Shin Hye. Conosciuta con The Heirs, nonostante non avessi amato il personaggio avevo comunque apprezzato l'interpretazione dell'attrice e,vista la sua grandissima fama in patria, ero davvero curiosa di vederla in azione in qualche altro ruolo.
Dal primo momento in cui l'ho vista in You're beautiful, ho capito di avere davanti una ragazza capace di fare il suo lavoro. Se non avessi saputo di avere davanti la stessa persona, non ci avrei creduto! Qui Park Shin Hye non cambia solo l'aspetto fisico, ma si cala talmente bene nel ruolo da apparire davvero un'altra persona. Se la protagonista di The Heirs, Eun Sang, è infatti una ragazza cinica e dura, Mi Nam/Mi Nyu è invece ingenua e un po' tonta e lo trasmette in maniera lampante fin dalle buffissime espressioni facciali. 
Lo stesso personaggio mi è piaciuto molto. Nonostante Mi Nam sia a volte davvero ingenua ai limiti del paranormale, trasmette anche molta tenerezza. Non fa altro che cacciarsi in un guaio dopo l'altro e il suo amore per Tae Kyung è talmente puro e disinteressato che non si può davvero non parteggiare con lei. E così dopo le risate - e quante risate! - dei primi episodi, con il proseguire della storia e l'emergere di sentimenti inaspettati il tono si fa più serio.
Vi ho nominato Tae Kyung. Ora ve lo mostro: eccolo qui a lato, con la sua tipica espressione contrariata. Non so voi ma io sono morta dalle risate ogni volta che la tirava fuori - ed è successo spesso, poco da dire. L'interpretazione dell'attore mi è piaciuta molto, ho trovato che riuscisse davvero a creare un personaggio. Tae Kyung è indisponente, spesso antipatico e pieno di allergie. Per questo l'ho amato. Per questo e per la sua straordinaria intensità, che ovviamente in foto non traspare. Questo attore, che vedevo amato da tutte, davvero non mi ha detto nulla (anzi, l'ho sempre trovato bruttarello) finchè non l'ho visto recitare. Ecco, lì ho capito perchè tutte le spettatrici lo amino: perchè è intenso. In molte scene mi è quasi sembrato di avvertire fisicamente il suo sguardo su di me. La sua capacità poi di alternare momenti incredibilmente comici ad altri profondi è ciò che mi ha colpita e affondata del tutto. E basta, dopo Lee Min Ho (*-*) ho trovato la mia seconda crush coreana: Jang Geun Suk. Sono molto curiosa di scoprire se questa intensità pazzesca è solo frutto di una grande chimica con Park Shin Hye o se è una sua specifica caratteristica.


I due protagonisti non hanno nulla in comune. Lui la odia già per partito preso: il suo ingresso nel gruppo è un'imposizione, perchè Mi Nam pare abbia una voce più adatta di lui a cantare la nuova canzone degli A. N. Jell. Da parte sua, Mi Nam è terrorizzata: passa dall'essere sul punto di prendere i voti a fingere di essere il suo fratello gemello, membro di una boy band! Con la sua goffaggine, poi, non fa che combinare un guaio dopo l'altro e questo basta a far perdere definitivamente la pazienza a Tae Kyung.
La relazione che viene a svilupparsi fra i due è meravigliosa. Mentre li guardavo, avevo costantemente gli occhi a cuoricino, mi sono davvero sentita coinvolta da questa coppia così imperfetta. Imperfetta perchè lo sono entrambi e incappano in un sacco di incomprensioni. Ma ciò che mi ha davvero colpito è che, nonostante dei due sembri Tae Kyung il più forte, in realtà è Mi Nam la roccia della coppia, lei che si sacrifica sempre per lui e che si prende letteralmente in carico la sua felicità, nonostante una situazione che, procedendo con le puntate, diventa sempre più ingarbugliata, anche a causa della dolorosa e complicata situazione familiare di Tae Kyung (non vi dico altro, per non fare spoiler).


A dare un valore aggiunto al drama sono poi gli altri due membri della band: da sinistra a destra, Shin Woo e Jeremy. Entrambi instaurano una propria relazione con Mi Nam, che ha dato luogo a varie scene divertentissime e ad altre più tristi. Ammetto di non aver amato troppo l'attore che ha interpretato Shin Woo: l'ho trovato freddo e poco espressivo, ma il personaggio mi ha sicuramente conquistata e lo stesso si può dire per molte altre spettatrici. In effetti, il successo avuto dall'accoppiata Mi Nam/Shin Woo è stato talmente grande che gli attori sono stati coinvolti in un altro drama, Heartstrings, e ammetto di essere piuttosto curiosa di vederlo, anche soltanto per poter dare un'altra possibilità all'attore.
Questo drama, a mio parere, ha un solo grande difetto: il finale. 
L'ho detestato.
Chiariamoci, i drama coreani hanno spesso e volentieri dei finali poco efficaci, ma di solito riesco a passarci sopra piuttosto tranquillamente. In questo caso NO, anche perchè con "finale" intendo poi le ultime puntate, quando gli avvenimenti hanno preso una piega che mi ha molto contrariata e che, a mio parere, è stata tirata fuori per tirare la storia ulteriormente per le lunghe, arrivando addirittura a snaturare il personaggio di Tae Kyung, che io ho amato così tanto. Dopo attenta riflessione, ho deciso di rimuovere dalla mia mente le ultime puntate e di conservare il ricordo di un drama bellissimo che mi ha fatta ridere e commuovere e a cui ripenso ancora adesso, a più di una settimana dalla conclusione.
Infine, non posso recensire un drama senza riportarvi almeno l'ost più significativa (se ce ne sono state, ovviamente!). Questo drama in particolare è famoso anche per la sua ost, che ritorna in tutta la vicenda e che altro non è che la canzone scritta da Tae Kyung e assegnata poi a Mi Nam.
Ve la lascio qua sotto, perchè è bellissima e la sto ascoltando a ripetizione da una settimana*-*




Vi metto anche questo video che ho trovato su youtube e mi piace un sacco*-*



E per oggi vi saluto:)

Virginia









giovedì 3 agosto 2017

CineRecensione#10: Heirs


Anno: 2013
Episodi: 20
Categoria: KDrama

La storia segue un gruppo di studenti privilegiati e la loro vita quotidiana mirata ad eccellere per ereditare gli imperi economici delle loro famiglie. Ragazzi che sembrano avere tutto sotto controllo, tranne le loro relazioni sentimentali. Tra esili forzati, complotti, lotte di potere, Kim Tan e Cha Eun-sung si incontrano. Lui erede dell'Empire Group, lei figlia di una governante muta. Un amore proibito, complicato dall'arrivo di una fidanzata prestabilita, Rachel Yoo, e dalla presenza ingombrante del suo fratellastro, il bullo, Choi Young-do, improvvisamente innamorato di Eun-sung. Chi ha detto che essere dei ricchi e affascinanti liceali sia facile?
( Trama presa dal sito Anime Click)



Ciao a tutti:) Dopo la megarecensione di lunedì, ho pensato che un drama potesse distendere un po' gli animi (:P). Dopo Chicago Typewriter, torno con una storia scolastica (libri, serie tv... le ambientazioni scolastiche sono da sempre il mio guilty pleasure, non c'è trash da cui mi tenga lontana pur di tornare fra i banchi) e, soprattutto, torno con Lee Min Ho, mio primo amore coreano ( Boys over flowers vi dice niente?xD)*-*
Ad affiancarlo, due coprotagonisti di cui ho sempre sentito tanto parlare, ovvero la famosissima Park Shin Hye e l'altrettanto noto Kim Woo Bin. Ero davvero curiosa di vederli tutti insieme in un drama e a fermarmi in precedenza era stata solo la paura di ritrovare una storia un po' troppo simile a quella di Boys over flowers. Dopo essere stata però rassicurata, mi ci sono buttata subito e ho fatto bene, perchè mi è piaciuto un sacco.
Come potete vedere, la trama è piuttosto canonica e si, nelle premesse può ricordare Boys over flowers. In effetti, però, molti sono veri e propri clichè tipici dei drama (ragazza povera/ragazzo ricco, scontri in famiglia, eccetera), e soprattutto la storia ha modo di svilupparsi in maniera autonoma pur con premesse simili e soprattutto di portare all'attenzione dello spettatore dei personaggi molto diversi da quelli dell'altro drama.
Ho amato i personaggi, in particolare i coprotagonisti maschili, Kim Tan (Lee Min Ho) e Choi Young Do (Kim Woo Bin). Entrambi sono molto complessi, a mio parere, e il loro passato condiviso, fatto di amicizia e tradimenti, emerge lentamente, dando un nuovo significato a un odio reciproco che non era ancora stato spiegato.
Tan è ricco, bello e popolare, ma all'inizio del drama lo ritroviamo in America, dove studia da 3 anni. Potrebbe essere un sogno, solo che per lui è una punizione: è stato esiliato là per una colpa imperdonabile e inevitabile, ovvero il fatto di essere un figlio bastardo in una famiglia molto nota e molto potente. Questo è il segreto della famiglia Kim, dove ogni suo membro sembra costantemente in lotta con l'altro: il patriarca, anziano e malato, ha avuto un figlio (Won) dalla prima moglie ormai morta; dal secondo matrimonio non sono nati figli, ma un figlio è nato dalla sua relazione con l'amante, la madre di Tan. La situazione in casa è tesa a dir poco: la madre di Tan (non ne ricordo il nome, sorryxD) vive da anni praticamente da reclusa, anche se nel lusso. Non può quasi uscire di casa e la sua esistenza e posizione è tenuta segreta a tutti: non solo non può reclamare il suo diritto ad essere la madre di Tan ma deve inoltre sottostare ai maltrattamenti della legittima moglie del marito, che non vive con loro ma è conosciuta come la madre di Tan: è una donna potente, ambiziosa e rancorosa. In questo idilliaco quadretto familiare si inseriscono i due figli: Won è il figlio maggiore, quello che desidera solo subentrare nell'azienda di famiglia. È freddo e controllato e, soprattutto, pieno di rancore nei confronti di Tan, riconosciuto come legittimo dal padre e destinato da lui a ricoprire un ruolo di pari importanza a quello del fratello nell'azienda. Per questo Tan, che a dispetto di tutto ama molto Won, viene mandato in America e lì rimane per anni, sperando così di guadagnarsi l'approvazione del fratello. Tan non è interessato all'azienda, ma la sua sola esistenza è un pericolo per la posizione di Won.
Lee Min Ho*-*
Tan all'inizio lo conosciamo come un ragazzo tormentato. Nonostante abbia tutto e all'apparenza sembri arrogante e sicuro di sè, sulle sue spalle grava una tristezza infinita. Per amore del fratello rinuncia a tutto ma ancora non basta. L'incontro con Eun Sang (Park Shin Hye) cambierà tutto. Per lei deciderà di tornare in Corea e non solo: per lei sfiderà la sua famiglia. 
Il personaggio di Tan mi è piaciuto molto. Quando ritorna a casa è una persona molto diversa da quella che è partita e non desidera ritornare al passato. Eun Sang rappresenta una speranza per un futuro mai sognato, un obiettivo per un ragazzo che da anni si limitava a sopravvivere giorno per giorno. Soprattutto, Tan nasconde una vena di determinazione e spietatezza che emergono nel suo scontro con i familiari. Stanco della situazione (non solo del sistematico rifiuto del fratello ma anche della reclusione a cui è condannata sua madre da anni), si oppone a un destino prestabilito, perde tutto e lo riguadagna, in un gioco di forza con il padre, un uomo che avrei preso volentieri a mattonate sui denti (peggio della madre di Goo Joon Pyo, e ho detto TUTTO).
Soprattutto, mi è piaciuto molto il suo legame con Young Do. Un tempo amici, poco prima della sua partenza per l'America è successo qualcosa che ha incrinato irreparabilmente i loro rapporti. Nel ritrovarsi, i vecchi rancori tornano violentemente a galla, esacerbati dal fatto che entrambi si innamorano della stessa ragazza.
Kim Woo Bin
Young Do è un altro personaggio incredibilmente affascinante. Instabile, pericoloso, sembra una tigre in gabbia pronta ad azzannare. Perfino nei suoi rapporti con Eun Sang rimarrà sempre un provocatore, che attacca e nasconde le ferite dietro l'aggressività. Nonostante ciò, il suo personaggio è forse quello che subisce un cambiamento più netto in tutta la narrazione, e questo soprattutto grazie all'influenza di Eun Sang, che lo colpisce fin da subito ma che diventa anche un mezzo per fare del male a Tan. 
Anche lui figlio di un uomo ricco e potente, erede di una grande fortuna, come tutti questi ragazzi ricchi e infelici nasconde un passato doloroso di cui porta le cicatrici e ha un rapporto col padre segnato da una tensione costante e un rancore a malapena contenuto. Ma se Tan reagisce con forza, Young Do reagisce con violenza - due reazioni molto diverse e che porteranno a esiti totalmente opposti.
Nel corso del drama, il rapporto fra i due vecchi amici subirà nuove trasformazioni e il cuore del loro rapporto - un certo avvenimento che li ha portati alla rottura - troverà un suo scioglimento.
Ma adesso veniamo al punto dolente: la protagonista, Eun Sang.
Park Shin Hye
Tralasciamo la recitazione, sulla quale non ho nulla da dire - l'attrice mi è piaciuta. È proprio il personaggio di Eun Sang che, spesso e volentieri, mi ha irritata, a volte non l'ho proprio capita.
La critica più dura che le faccio è quella di lasciarsi molto sballottare dai due personaggi maschili. Sebbene abbia fin dagli inizi le idee ben chiare nei suoi rapporti coi due, nonostante ciò spesso e volentieri non riesce a imporsi con nessuno dei due. Non che questo atteggiamento di imposizione sia fatto con effettiva cattiveria. Il fatto è che ci troviamo davanti a due ragazzi con caratteri molto forti, che tendono a prevaricare. Per fronteggiare due tipi simili ci voleva una protagonista con un carattere più energico (Jan Di, dove sei??), meno incline a farsi mettere i piedi in testa. Eun Sang mi è sembrata molto arrendersi passivamente alle decisioni di altri e questo suo atteggiamento mi ha molto infastidita. 
Un altro appunto. Nel momento in cui Tan si innamora di Eun Sang, purtroppo la ragazza va incontro a una valanga di guai. Questo è un classico dei drama di un certo tipo: la poveraccia non deve permettersi di alzare troppo la cresta o la vendetta dei genitori di lui sarà tremenda (il che, volendo, può fare riflettere sulla rigidità delle classi sociali in Corea). In questo caso, ha giocato a suo sfavore il mio paragone con la già citata Jan Di (lo so che non si dovrebbe, ma spesso durante la visione mi è capitato di paragonare i due drama e i relativi personaggi). Una delle cose che ho amato di Jan Di è stato il coraggio con cui accetta e affronta i suoi sentimenti per Joon Pyo. Nel caso di Heirs, invece, la protagonista reagisce o con la passività o con la fuga. Non decide mai di fidarsi totalmente di Tan e di chiedere il suo aiuto. E questo lo ferisce moltissimo, perchè Tan mette in crisi tutto il suo mondo per stare con lei ed Eun Sang sembra sempre diffidente, pronta a mollare tutto alla prima difficoltà. Tutte queste considerazioni non mi hanno certo aiutata ad apprezzare il suo personaggio.
 

Un altro personaggio che mi ha colpita molto è quello della madre di Tan.
Agli inizi non ci viene presentata in una luce particolarmente favorevole: è l'amante del Presidente Kim, che vive nel lusso più ostentato e tratta male il personale. Piano piano, però, iniziamo a conoscere meglio questa donna che sembra sempre attaccata al bicchiere di vino e che si rivela essere solo una donna infelice e depressa. Molto più giovane dell'uomo con cui vive come una moglie, è trattata come un segreto vergognoso e non ha nessun potere, nessuna autorità. La sua posizione è assolutamente instabile, pur dopo molti anni: è soggetta alle prepotenze di tutti e l'unica speranza in una vita nera è il figlio, che ama moltissimo ma che è relegato in America da tre anni. Per lui farebbe tutto, compreso fingere di non essere sua madre agli occhi del mondo e rimanere relegata in casa, per paura che la sua sola esistenza possa rovinarlo.
Anche il suo personaggio attraversa una fase di cambiamento, data anche dal suo rapporto con la governante della casa, che è la madre di Eun Sang. Le due iniziano a conoscersi, si accapigliano, si ricattano, si difendono; infine diventano amiche, di quel genere che bisticciano ma si vogliono bene.


Infine, le ultime considerazioni (già vi ho ammorbati a sufficienzaxD). Heirs è un drama che pullula di personaggi, tanto che agli inizi mi è risultato difficile seguire i vari legami. Dopo i primi episodi, però, mi sono abituata ai nomi, ai volti e alle loro complicate relazioni e sono entrata nella storia.
I personaggi di questo drama sono tutti infelici, chi per un motivo e chi per un altro. In particolare i più giovani, che devono sottostare alle imposizioni dei genitori e sopravvivere alla ferocia di una scuola composta da elite, nonostante abbiano apparentemente tutto sono sempre in lotta con loro stessi e con le loro vite. Ognuno reagisce a suo modo: chi è cattivo, chi è freddo, chi ha tentato il suicidio. Le famiglie coreane non saranno magari proprio così, ma da varie cose che ho letto in giro credo che ci si vada comunque vicino, specialmente per i chaebol (termine coreano che indica gli eredi di grandi imperi familiari). I genitori non si fanno scrupoli nell'imporre la propria volontà e non disdegnano neanche di fare pressione sui loro punti deboli per costringerli a obbedire. E in una società così fortemente gerarchizzata come quella coreana, dove più che l'effettivo rispetto contano la posizione sociale e l'anzianità, i figli molto difficilmente riescono a opporsi davvero a queste famiglie ingombranti. Certo, ribadisco, in questi drama sicuramente è una situazione esagerata.


In conclusione, come si sarà capito, questo drama mi è piaciuto parecchio. Dopo i primi episodi, mi ha tenuta letteralmente incollata. L'ho trovato molto equilibrato (il già citato Boys over flowers, ad esempio, ha un ritmo diseguale per tutta la sua durata): la vicenda si dipana nei 20 episodi senza subire stalli (almeno, io non li ho percepiti) e lo scioglimento è anche il momento della conclusione e della chiusura. Si, ci sono un paio di story line secondarie che avrebbero potuto essere un po' più approfondite, o che non si chiudono effettivamente (sebbene lo spettatore possa tranquillamente intuire cosa avverrà), ma sono piuttosto soddisfatta del finale - che, si sa, è uno dei punti deboli dei KDrama.
Infine, per rispetto alla tradizione (:P), eccovi un paio di ost che ho apprezzato particolarmente*-*


E infine la mia preferita!




E anche questo post è finito! Grazie a chi lo ha letto tuttoxD

Virginia


lunedì 24 luglio 2017

CineRecensione#9: Chicago Typewriter

Anno: 2017
Episodi: 16
Categoria: KDrama

Buon lunedì cari lettori! Finalmente (per modo di direxD) sono tornata dal mare e torno qui sul blog a stressarvi. E quale modo migliore di tornare che non con una nuova CineRecensione??

Ovviamente, eccovi un bel drama. Questo è stato l'ultimo visto prima di partire per le vacanze e ci tengo proprio a condividere con voi la mia opinione, perchè ho trovato un prodotto molto più complesso e articolato dei precedenti.
Han Se Ju è definito "lo Stephen King coreano". Come una macchina, sforna un capolavoro dopo l'altro, ma sempre mantenendosi freddo e distante da tutti. Nonostante sia giovane, bello e di successo (e anche bello arrogantexD), Se Ju non si lascia avvicinare da nessuno. L'unico momento in cui avviene, è per un imprevisto: Jeon Seol, che si ritiene la sua fan numero uno, per lavoro si ritrova a consegnargli un misterioso pacco proveniente da Chicago. Il primo fra i due non solo non è dei migliori, ma coinciderà anche con l'inizio di un tremendo blocco dello scrittore che colpirà Se Ju e con l'apparizione di fenomeni inspiegabili che culmineranno con la comparsa del misterioso Yoo Jin Oh.
Questo drama non solo mi è piaciuto moltissimo, ma credo potrebbe tranquillamente reggere il paragone con molte serie tv occidentali. Sempre mantenendo quella leggerezza tipica del drama e i tratti tipici di questo genere di produzione, unisce una colonna sonora da lacerare il cuore a una trama estremamente complessa, dove sovrannaturale, Storia e approfondimento dei personaggi si sposano alla perfezione.
La prima cosa che mi ha colpito è che il drama ha un inizio decisamente più lento degli altri visti finora. I personaggi vengono introdotti gradualmente e le story-line emergono con lentezza dal quadro che viene man mano delineandosi. Gli eventi si accumulano, la situazione precipita e all'improvviso lo spettatore si ritrova coinvolto in una storia che segue diversi piani temporali, introdotti in maniera non lineare e volutamente ambigua. Lo spettatore riesce a mettere in fila gli avvenimenti solo nelle ultime puntate e per tutto il drama si ritrova a chiedersi, fianco a fianco coi personaggi, cosa sia successo.
Nonostante i personaggi siano vari, gli effettivi protagonisti sono tre: Se Ju, Jeon Seol e Jin Oh. Se i primi due sono normalissime persone, Jin Oh è sicuramente una figura molto più complessa: è un ponte di congiunzione fra passato e futuro. Scatenati dalla riapparizione di Jin Oh, i ricordi di una vita passata e mai davvero dimenticata cominciano a riemergere, tessendo una tela di amori, amicizie, tradimenti e grandi ideali. Il compito di Jin Oh è scoprire come sia morto e per farlo non può che affidarsi alla memoria recalcitrante di quelli che, nella Corea degli anni '30, erano i suoi migliori amici. Ma non solo: tutti e tre facevano parte di un gruppo di rivoltosi che si batteva per la libertà della Corea, in quel periodo sotto il controllo dei giapponesi.


Come dicevo, la storia segue due diversi piani temporali. Nel presente, Se Ju deve fare i conti con un passato doloroso che non lo vuole lasciare andare e con una crisi profonda che lo colpisce dove fa più male: la scrittura. Lentamente il suo personaggio si sgretola, combattendo contro ricordi che non vuole riconoscere e il gelo della sua solitudine. A metterlo in crisi è Jeon Seol, che come un tornado irrompe nella sua vita e la rende più caotica, certo, ma anche molto più interessante; e poi Jin Oh, che rappresenta il fantasma di tutto ciò che più odia. Anche il loro incontro è tutto meno che semplice, perchè Se Ju è estremamente ostile e non capisce cosa voglia quest'uomo che sembra comparire ovunque e che pare nascondergli molte cose.
Più intricate sono le vicende ambientate negli anni '30. Innanzitutto perchè ci viene narrata in scene singole, che all'inizio non paiono legate da altro che dalla presenza sempre dei soliti personaggi, ma che piano piano acquista un senso. E quello che ci viene raccontato è incredibilmente interessante, anche per lo stesso Se Ju. La storia di quegli avvenimenti sepolti nel passato torna materia viva nel momento in cui Se Ju la traspone su carta, con un unico obiettivo: scoprire il finale. Com'è morto Jin Oh? Perchè Jeon Seol ricorda di avere ucciso qualcuno che amava? Soprattutto, chi ha ucciso? Chi ha tradito i ribelli?
Queste sono solo alcune delle tante domande che affollano la testa dei protagonisti e che troveranno risposta solo alla fine.



A questa complessità temporale, si unisce l'approfondimento di temi più profondi.
Il primo è la Storia della Corea. Poco nota qui in Occidente, è ovviamente molto più viva nei ricordi di coloro che l'hanno vissuta. Invasi dai giapponesi, i coreani lottano per la propria indipendenza, sognando una Corea finalmente libera. I ribelli sono giovani di ogni classe ed estrazione sociale. Al Carpe Diem, il localo dove si riuniscono, nascono amicizie improbabili e amori contrastati, mentre si lotta per la libertà.
Un'altra riflessione che nasce vedendo questo drama: l'importanza del passato nel definirci. Imprigionato nel passato, Jin Oh vede i suoi amici cambiare e andare avanti, realizzando finalmente il desiderio più profondo espresso da tutti e tre: essere insieme in una Corea libera, avere seconde possibilità in tempi migliori. Nonostante tutto, però, Se Ju e Jeon Seol sono solo parzialmente i due giovani che hanno combattuto così tanti anni prima. I sentimenti che nascono sono vecchi e nuovi a un tempo e confermano solo che i legami, quelli veri e autentici, possono sopravvivere a tutto. 
Perfino alla morte, in questo caso.
Questo drama è struggente, questa è la definizione giusta. Il personaggio di Jin Oh, in particolare, è carico di una malinconia e di un rimpianto che lacerano il cuore. Vedendo questo drama non si può non riflettere sull'amicizia, prima ancora che sull'amore. Ancora, sui legami che trascendono la morte e si rinnovano anche dopo, anche se con sempre diversi aspetti. Un drama poetico, delicato, commovente. Se non avessi il cuore duro come la pietra, in più punti avrei pianto da far male al cuore.
Concludo con qualche ost*-*






Quest'ultima è la mia preferita, è meravigliosa (mi è dispiaciuto non trovare il lyrics, lo trovo perfetto proprio per questo drama*-*) e fa da colonna sonora a una delle scene più commoventi (per me) del drama: il momento in cui Jeon Seol vede per la prima volta Jin Oh.
Io la metto perchè voglio disperarmi riguardandola, ma credo che non sia troppo comprensibile per chi non ha visto il dramaxD In ogni caso, eccola*-*




E con questo è tutto!
Al prossimo articolo:-*

Virginia


venerdì 30 giugno 2017

CineRecensione#8: To the beautiful you (drama)

Anno: 2012
Episodi: 16
Categoria: KDrama

Remake coreano del celebre manga Hana Kimi. La giovane Jae Hee si trasferisce dall'America in Corea per incontrare il suo idolo Kang Tae Jun campione di salto in alto. Il ragazzo dopo un infortunio ha smesso di allenarsi. Per poter stargli vicino la ragazza si taglia i capelli e si finge un maschio e si iscrive alla sua scuola (prettamente maschile). L'arrivo alla scuola e l'adattamento saranno un po' difficili per Jae Hee ma il nuovo amico Eun Gyeol l'aiuterà ad adattarsi.


Buongiorno a tutti:) Come vi avevo accennato qualche post fa, sono rovinosamente - e felicemente - caduta nel baratro dei drama, motivo per cui non dovete stupirvi di trovarne un'altra recensione così prestoxD
Dopo Boys over flowers (qui la recensione) e Coffee Prince (che per vari motivi - e mio grande dispiacere - non sono riuscita a finire), eccomi a parlarvi di un drama ambientato a scuola e, soprattutto, nel mondo dello sport. A insaporire il tutto, un espediente che ha la capacità di calamitare immediatamente la mia attenzione: la protagonista, Jae Hee, si deve travestire da maschio, ma fra imprevisti e sentimenti che scoppiano, mantenere il segreto sarà sempre più difficile...

Dei drama visti finora, questo è stato senz'altro quello che mi è piaciuto di meno. Le prime puntate in particolare hanno faticato un po' a coinvolgermi e, anche quando la storia ha preso ritmo, non posso dire di esserne mai stata coinvolta come per gli altri drama visti. Uno dei motivi principali, secondo me, è che ero appena uscita da Coffee prince, che a sua volta proponeva una protagonista scambiata per uomo e tutti gli equivoci che ne seguivano. Qua faccio il mea culpa: sono stata io che non ho letto la trama, ho solo scelto a caso dalla mia lista e,poi ho deciso di continuare comunque la visione, preparandomi ad assistere a dinamiche molto simili a quelle del drama precedente (che, per inciso, mi è piaciuto molto di più).
L'altra ragione è stata la protagonista e anche qui abbiamo una nuova esperienza, perchè sia Jan Di (Boys over flowers) che Eun Chan (Coffee prince) mi sono piaciute parecchio. Jae Hee, invece, ha funzionato poco, con me. Innanzitutto perchè, nonostante il travestimento, è PALESEMENTE una ragazza. Ora, chiudo volentieri entrambi gli occhi davanti a un mucchio di roba, però mentre Eun Chan poteva effettivamente passare per un ragazzo, volendo, Jae Hee è proprio femminile a tutto tondo: non solo esteticamente, ma anche nei comportamenti.
Io amo Eun Chan...
Inoltre Jae Hee non mi è stata troppo simpatica. Non l'ho proprio odiata, è che mi dava sui nervi. A dirla tutta, mi è sembrata un po' stupidaxD
Diverso rapporto ho avuto con il coprotagonista maschile, Tae Joon. Agli inizi non mi piaceva proprio, era troppo rigido e freddo e già temevo quelle storie (in genere abbastanza giapponesizzanti) dove il lui della situazione è un pezzo di ghiaccio, uno st****o che tratta la protagonista come una pezza da piedi per tutto il tempo, senza mai mostrare un briciolo di sentimento. Per fortuna i drama coreani non sono così (ed è uno dei motivi per cui li apprezzo tanto) e Tae Joon inizia presto a sciogliersi e a mostrare al lettore un lato più tormentato ma anche più tenero. Con Jae Hee, compagna di stanza, si sviluppa prima un'amicizia e poi... chissàxD
Ma il personaggio che più ho amato è stato sicuramente Eun Gyeol.


Eun Gyeol è il migliore amico di Jae Hee. Conosciuto nella nuova scuola, si fa impietosire da questo novellino preso di mira dai soliti bulletti e interviene per aiutarlo, stringendo in brevissimo tempo una forte amicizia. Prestissimo, però, i suoi sentimenti cambieranno, e con suo grande sconvolgimento, perchè Eun Gyeol è sempre stato, senza alcun dubbio, etero.
Eun Gyeol è l'unico personaggio di questo drama ad essermi realmente entrato dentro. Destinato fin dagli esordi alla più crudele delle friendzone, è il ragazzo per cui ho parteggiato (assolutamente senza speranza) dall'inizio alla fine. Non perchè sia particolarmente bello (non lo è) ma perchè è simpatico, allegro, leale e tenerissimo come innamorato. Ecco, i bad boy mi piacciono, ma quando mi trovo davanti un personaggio come Eun Gyeol impazzisco: il cattivo ragazzo affascina, ma il bravo ragazzo (se è come lui) è quello che mi fa innamorare.
Purtroppo Jae Hee non è d'accordo con me-.- In questo caso, la correttezza dei personaggi coreani (per quel che ho potuto vedere finora) non mi è stata d'aiuto: Jae Hee non tentenna minimamente nei confronti di Eun Gyeol, che rimane per lei solo un ottimo amico. Ogni suo pensiero è dedicato a Tae Joon, con buona pace del povero Eun Gyeol, della sua accettazione totale di Jae Hee perfino come ragazzo e del suo esserci sempre, senza mai chiedere nulla in cambio.
Eun Gyeol è uno dei motivi per cui Jae Hee mi piace così poco, fra l'altro. Sebbene la mia parte razionale si renda conto che non c'è mai stata scorrettezza nel suo modo di rapportarsi con l'amico, la parte irrazionale vorrebbe prenderla a zappate sui denti per la pochissima attenzione che gli presta. Va bene che non ne sei innamorata, però è il tuo migliore amico, e che cavolo! Questa situazione porta inevitabilmente a riflettere su come un rapporto possa essere vissuto molto diversamente fra le parti in causa: se per Eun Gyeol Jae Hee è tutto il suo mondo, per Jae Hee Eun Gyeol è solo un amico, una comparsa in uno spettacolo dove tutta l'attenzione è puntata su Tae Joon.


Uno degli aspetti che più ho apprezzato di questo drama è il gruppo di amici che viene a gravitare intorno a Jae Hee. Sono divertenti e un po' scemi, ma anche inaspettatamente complessi. Ricordiamoci che siamo in una scuola maschile esclusiva, dove lo sport è importantissimo. Le rivalità - anche i rancori - sono dietro l'angolo. Un personaggio in particolare agli inizi ricopre un ruolo quasi esclusivamente negativo. Con il proseguire degli eventi, però, e l'approfondirsi dei rapporti, molte delle situazioni iniziali muteranno.


In definitiva, mi è piaciuto questo drama?
Abbastanza. Dopo i primi episodi un po' stentati mi ha coinvolta e ha tenuto la mia attenzione fino alla fine, il che è senz'altro positivo. Tuttavia molti aspetti non mi hanno convinta del tutto e non sono mai riuscita a farmi coinvolgere e parteggiare per i protagonisti come per gli altri due drama che ho visto. Non vi consiglierei, dunque, di approcciarvi a questa realtà proprio con questo drama:)

Virginia

sabato 17 giugno 2017

CineRecensione#7: Boys over flowers (drama)



Anno: 2009
Episodi: 25
Categoria: KDrama

La giovane Jan Di figlia di normali lavandai, entra per caso nella scuola più famosa di Corea, una scuola frequentata solo dai figli delle famiglie più ricche e potenti. In questo istituto Jan Di farà la conoscenza degli F4,  quattro amici che compongono "il meglio" di quella società ristretta. Il loro leader è il temibile Jun Pyo, ragazzo problematico dal carattere infantile e un po' violento che non potrà che scontrarsi subito con la nuova arrivata....



Salve a tutti Viaggiatori del Labirinto e buon sabato. Era da un po' che cercavo il tempo da dedicare a questo articolo e non vi dico che ore sono adesso che lo scrivo (dico solo che è stata una nottata infernale -.-). Ma non tutto il male viene per nuocere e se proprio devo passare una nottataccia, tanto vale sfruttarne ogni singolo minuto.
Prima di iniziare a parlare dell'opera in questione, una doverosa spiegazione. Nell'ultima CineRecensione avevo detto che, essendo la mia attenzione fissa su Netflix, avrei allargato òle mie recensioni anche alle serie tv. Ecco, poco tempo dopo ho scoperta un'altra - e molto più seria - dipendenza: i drama coreani (per ora, ho sempre il tempo di espandermi in altri Paesi dell'Oriente;)).
Due parole per chi non ne sapesse nulla (come me giusto due settimane faxD): con drama si intendono le serie tv prodotte da paesi come Cina, Giappone, Corea e Taiwan (mi sembra di capire che queste siano le più diffuse). Sono produzioni con un numero generalmente limitato di episodi (niente soap opera, insomma), spesso tratte da manga, e che hanno un nutrito seguito anche qui in Occidente. Per questo si trovano in internet vari siti di streaming, download e fansub vari. A questo proposito, aggiungo che sono aperta ad ogni dritta, essendo io ancora inesperta. Se volete maggiori informazioni, chiedete pure: per quel che posso, cercherò di rispondervi.
Io ho scoperto i drama per caso, perchè ne vedevo parlare da alcuni contatti su fb. Incuriosita, mi sono informata e ho poi deciso di provare a iniziarne uno - quello che vi recensisco oggi.
Ecco, è stato l'inizio della finexD



La prima cosa da chiarire riguardo a questo drama, è che mi ha creato una profonda, dolorosa e inspiegabile dipendenza. Inspiegabile perchè non credevo mi sarebbe piaciuto così tanto (non sapevo neanche, prima di iniziare, se sarei riuscita a portarlo a termine, a dirla tutta), perchè è pieno di difetti, perchè è la quintessenza del trash.
Detto questo, erano anni (ANNI) che un libro o un film non mi prendevano a questo punto. Al punto da farne quasi una malattia, da stare fisicamente male a ogni momento di angst (e fidatevi, ce n'è a pacchixD), da avere il pensiero fisso. La mia crisi del lettore di cui vi accennavo nell'ultimo post è nata a causa di questo drama. Non sto esagerando e sono perfettamente seria, tanto da confessarvi che mi ha un po' preoccupata questa reazione viscerale al drama e spero di non ripeterla più, perchè non mi ha fatta stare bene (ma di questo contavo di parlare meglio in un Chiacchiericcio, a dire il vero).
Chiarito questo, passiamo a parlare del drama in questione.
Come potete vedere, la trama è molto semplice e vi assicuro che è anche piuttosto canonica (da qui l'inspiegabilità della mia ossessionexD). In realtà mi è sembrato di vedere un anime interpretato da persone reali, ad essere sincera, perchè se è vero che i drama sono un po' l'equivalente asiatico delle nostre serie tv occidentali, è anche vero che seguono delle regole completamente diverse.
Prima di tutto, la regia. Perfino un'inesperta come me ha visto la differenza tra un prodotto come Chiamatemi Anna e Boys over flowers: quest'ultimo è un prodotto televisivo, senza particolari degni di nota dal punto di vista del montaggio (per quel che ne posso capire io).
Altro aspetto tipico (sto guardando altri drama e credo che sia proprio una caratteristica del genere): se siete pratici di anime, saprete che le vicende alternano momenti seri ad altri comici, ma di una comicità paradossale, per certi aspetti. Questo si ritrova anche nei drama, da qui l'impressione di assistere alla trasposizione in carne e ossa di un cartone. A me personalmente non ha dato fastidio, ma capisco che per lo spettatore occidentale medio può essere un po' strano assistere a certe scene:)



Uno dei motivi per cui ho amato questo drama sono stati i due protagonisti, Geum Jan Di e Goo Joon Pyo (nonchè unici nomi che ricordi o.O). Nonostante l'immagine idilliaca che vedete qui sopra (AMORI *-*) il loro è tutto meno che un rapporto idilliaco, e fin dagli inizi. Fin da subito, infatti, si scontrano con molta durezza, entrambi ostinati e orgogliosi. Vengono da due mondi molto diversi e hanno caratteri molto lontani ma, come scopriranno, hanno in comune ciò che davvero conta.
Come vi dicevo, però, il loro è un inizio travagliato: più che innamorarsi, si scontrano: lui è un prepotente e lei è invece una ragazza che non tollera gli abusi. La scintilla, in una scuola dominata dal bullismo e tiranneggiata dalla corte degli F4, è immediata. E non senza conseguenze. Abituato a vedersi sempre obbedito e riverito, Joon Pyo reagisce con violenza alla sfida di Jan Di, che dal canto suo non ha la minima intenzione di farsi mettere i piedi in testa. Questa reazione senza precedenti sconvolge non solo Joon Pyo ma anche i suoi amici, gli altri F4, con i quali Jan Di ha un rapporto ambivalente: da una parte non li sopporta per la loro arroganza, dall'altra si è innamorata a prima vista di Ji Hoo, che sembra diverso dagli altri. Ma Ji Hoo ha una storia travagliata alle spalle -come tutto il gruppo, del resto - e il loro rapporto non sarà così semplice.

Si evince il mio amore per il protagonista - e un amore che può tollerare un simile taglio di capelli non può che essere Vero Amore*-*

Joon Pyo è irresistibile nella sua imperfezione. Non aspettatevi un Principe Azzurro ma neanche un Bad Boy canonico. Joon Pyo, sotto una patina di aggressività e violenza che scema nel corso del drama e della sua maturazione, nasconde una grande insicurezza e solitudine. Joon Pyo è infantile, irritante, prepotente; ma è anche dolce (quando vuole), spontaneo, generoso e non ha paura di affrontare i propri sentimenti (una volta compresi). Joon Pyo è un'amalgama di difetti e qualità e sembra sempre cozzare con Jan Di, che è invece calorosa e solare, semplice se confrontata alla complessità di Joon Pyo. Ma dei due, il più onesto con i propri sentimenti è senz'altro Joon Pyo: una volta presa coscienza dei propri sentimenti, non si arrende neanche davanti all'aperta ostilità di Jan Di, che lentamente sarà costretta a cambiare opinione su di lui. Cosa che avviene anche grazie al cambiamento di Joon Pyo. Se agli inizi, infatti, incontriamo un bulletto violento a cui verrebbe voglia di piazzare due ceffoni (Jan Di si toglie un paio di sfizi, in questo sensoxD), innamorandosi di Jan Di inizia a prendere coscienza di alcuni degli aspetti meno piacevoli del suo carattere e cerca, per quanto possibile, di cambiare. Questo è un aspetto che ho apprezzato moltissimo.
Questo e la coerenza e sincerità dei suoi sentimenti. E questo vale anche per gli altri personaggi del drama. Ho trovato una grande maturità emotiva in loro: non sempre il primo amore è quello giusto, non sempre i sentimenti sono ricambiati come vorremmo. Ciò non impedisce di creare legami profondi e di realizzare che l'amore, forse, non lo troviamo sempre nelle somiglianze.


Ji Hoo è uno dei personaggi più importanti del drama. Primo amore di Jan Di e poi migliore amico, è riuscito a piacermi - e pure parecchio - nonostante il ruolo da terzo incomodo che ricopre. Molto diverso da Joon Pyo, agli inizi è un pezzo di ghiaccio, rinchiuso in sè stesso e nella sua musica. Jan Di, con la sua freschezza e gioia di vivere, riuscirà a "scongelarlo", facendoci conoscere un ragazzo segnato da molti lutti ma con molto da dare. Sensibile, gentile, disinteressato. Ji Hoo è uno dei personaggi a cui il drama riserva molto spazio ma concede poche gioie e questo mi è dispiaciuto molto.


Sicuramente l'amicizia è un aspetto importante di questo drama. Messa continuamente alla prova, dimostra la sua profondità nel momento in cui non si spezza neanche davanti alle crisi più nere e sopravvive perfino all'amore - e alla sua fine. 
Il rapporto centrale è quello fra gli F4, ma anche quello tra ragazze ha la sua importanza. All'amica storica di Jan Di - Ga-Eul - è riservato un pezzo di storia tutto suo (anche se piccolo), mentre mi ha colpita il personaggio di Jae Kyung. Il suo ruolo dovrebbe portare un forte antagonismo con Jan Di, invece le due, conosciutesi in circostanze non sospette, nonostante tutto riescono a costruire un rapporto fatto di amicizia e rispetto, nonostante il dolore.

Risultati immagini per boys over flowers goo jun pyo
Ogni scusa è buona per piazzare immagini random di Goo Joon Pyo*-*

In definitiva, questo drama è perfetto, quindi?
Neanche per sogno! Come vi dicevo, è assolutamente trash e forse parte del suo fascino sta anche lì. A parte un gusto per la moda davvero orrido (ma davvero in Corea nel 2009 si vestivano così? o.O), abbiamo alcuni spunti non affrontati bene e una parte centrale lenta che personalmente avrei un po' tagliato. Inoltre, vi consiglio questo drama solo se apprezzate l'angst, perchè ne è pieno e io, guardandolo, ho sofferto come un cane la maggior parte del tempo (davvero, non sono emotiva, non sono abituata a stare così malexD). Se il numero di episodi non fosse limitato, il pericolo sarebbe stato di scadere nella più becera delle soap opere, invece per fortuna si sono fermati primaxD
Sono felicissima di essere stata "svezzata" da questo drama (scelto totalmente a caso, fra l'altroxD) e lo consiglio a chiunque voglia una storia d'amore non sdolcinata ma apprezzi anche molto angst.
Infine. Come segno della mia ossessione, sono andata a cercarmi i video (subbati in inglese) delle canzoni portanti di questo drama. Due in particolare le ho ascoltate fino alla morte, un po' per il video in sè e i ricordi legati alla musica, un po' perchè le trovo effettivamente belle - e molto più apprezzabili capendone il significatoxD Io ve le riporto, se siete curiosi, ma vi faccio un avviso iniziale: non guardate se avete intenzione di vedervi il drama, perchè i video sono composti da pezzi presi dallo stesso e rischiate spoiler piuttosto grossi. Se invece non avete intenzione di vederlo/non vi importa degli spoiler, eccoveli qua*-*
In questo primo video, le immagini sono tratte dai primi episodi, quando Joon Pyo si innamora di Jan Di ma lei non lo ricambia, innamorata invece di Ji Hoo (doverosa spiegazione per chiunque voglia capirexD). Per come le interpreto io, le parole della canzone possono quindi riferirsi sia a quello che prova Joon Pyo per Jan Di ma anche a quello che prova Jan Di per Ji Hoo.


Questa è invece la mia preferita, una botta d'allegria non da pocoxD Giusto per farvi un'idea dell'angst a cui andate incontroxD
Le immagini sono prese un po' da tutto il drama, ma il testo si sposa in modo particolare con gli ultimi episodi.




E niente, questo è quanto. Sento di non aver reso giustizia al mio fangirlismo con questa recensione (la follia pura se l'è già sorbita la mia povera sorellaxD), ma spero comunque di avervi interessato!
Ma adesso chiedo a voi! Guardate dtrama? Se si, avete visto questo? E quali mi consigliate (perchè qui non ci si ferma, ma proprio per nullaxD)?
Un saluto a tutti,

Virginia