![]() |
Titolo: Steelheart (The Reckoners#1) Autore: Brandon Sanderson Traduttore: Gabriele Giorgi Casa editrice: Fanucci Numero di pagine: 381 Formato: Digitale |
David è solo un bambino quando l'oscurità perpetua cala sulla Terra e in cielo compare Calamity, una misteriosa stella che dona a uomini e donne, prima di allora intrappolati nelle loro ordinarie esistenze, poteri fuori dal comune. Questi esseri straordinari vengono ribattezzati con il nome di Epici e ben presto il loro dono li rende avidi di supremazia sugli altri uomini. Due anni più tardi, a Newcago, la città che una volta era stata Chicago, David assiste all'assassinio di suo padre da parte di uno degli Epici più potenti, Steelheart. Ora cerca vendetta, e sa che l'unico modo per ottenerla è entrare a far parte degli Eliminatori, un'organizzazione che agisce nell'ombra, studiando le debolezze degli Epici e combattendoli strenuamente. E nonostante tutti pensino che Steelheart, cuore d'acciaio, sia invincibile, David sa che non è così, perché lo ha visto sanguinare con i propri occhi.
"Uccidevano perchè Calamity - per qualche ragione ignota - sceglieva solo persone orrende per ottenere i poteri? Oppure uccidevano perchè un potere tanto formidabile corrompeva una persona e la rendeva irresponsabile?"
Chi sono gli Epici, da dove vengono i loro poteri? Perchè Calamity ha scelto proprio loro? Ma, soprattutto, cos'è davvero Calamity?
Questo libro è un concentrato di domande e, alla fine, ancora non abbiamo risposte chiare. Non che David, il protagonista, abbia tempo da perdere su interrogativi che, almeno per il momento, non ha modo di sciogliere. No, lui ha un obiettivo, una missione su cui si consuma, in solitudine, da anni: uccidere Steelheart, il potentissimo Epico che, ormai una decina di anni prima, ha rivendicato come sua la città di Chicago - ora Newcago -, trasformandola in una distesa d'acciaio e oscurità. Nel corso di quella giornata campale che ha sancito la sua presa di potere, ha innescato un processo che si dimostrerà pericolosissimo per lui: ha ucciso il padre di David, ma non si è assicurato che, in quella banca, fossero davvero morti tutti. Perchè David ha visto il proiettile del padre ferire Steelheart, l'ha visto sanguinare, e ora sa che non è indistruttibile, che - come tutti gli Epici - anche lui ha un punto debole potenzialmente mortale. E, dopo l'omicidio a sangue freddo del genitore avvenuto davanti ai suoi occhi, ha un solo proposito: farlo sanguinare di nuovo.
Per farlo, ha bisogno di raccogliere ogni informazione possibile sugli Epici - un lavoro di attenta e minuziosa ricerca che gli prende 10 anni e pile di fogli e quaderni di appunti - e, poi, dell'aiuto degli Eliminatori.
Gli Eliminatori sono ciò che rimane della ribellione umana. Su una Terra sconvolta dalle lotte fra Epici, dilaniata dai loro portentosi poteri, non c'è più spazio per gli umani, se non come sudditi da governare, come formiche da schiacciare. In una Terra dove ormai la maggior parte degli uomini si è piegata alla superiorità degli Epici, gli Eliminatori combattono ancora, e girano di città in città uccidendo quanti più Epici possibile.
" << Noi vogliamo che siano gli altri a controbattere. Vogliamo ispirarli. Ma non osiamo prendere quel potere per noi stessi. E questo è quanto. Siamo assassini. Detronizzeremo Steelheart e troveremo un modo per strappargli il cuore dal petto. Dopodichè, che sia qualcun'altro a decidere cosa fare della città. Io non voglio farne parte. >> "
Nonostante sia un romanzo rivolto soprattutto a una fascia adolescenziale, il libro non è comunque privo di interessanti spunti di riflessione (che, comunque, saranno sviluppati coerentemente al target cui l'opera è rivolta).
Steelheart è davvero una figura totalmente negativa? Moltissimi umani hanno trovato a Newcago quantomeno una stabilità se confrontata ad altre zone dell'America, dove non c'è un'unica figura di potere ma gli Epici al comando si susseguono, lottando fra di loro di continuo e devastando tutto. In quest'ottica Steelheart è riuscito a garantire una coerenza di fondo e molti servizi - come l'elettricità - assenti in altri luoghi sono qui disponibili. Il dubbio che viene instillato in David è: cosa accadrà, una volta ucciso Steelheart? Davvero è l'azione migliore, la più saggia? O, semplicemente, bisognerebbe rassegnarsi e prendere atto che, ormai, la situazione è cambiata, che il mondo non è più quello di prima?
Questo è uno dei fulcri tematici del romanzo, insieme a un'altra riflessione, che ho trovato davvero interessante. Gli Eliminatori sono dei ribelli che combattono per la libertà o dei volgari terroristi? Si battono usando la violenza - sebbene sempre cercando di tenerne fuori le persone innocenti - per ristabilire una realtà ormai apparentemente tramontata, mentre la stragrande maggioranza degli uomini si è ormai adattata alla nuova situazione. È giusto?
A queste domande, infine, darà risposta Prof, il capo degli Eliminatori e uno dei personaggi più interessanti del libro: è giusto battersi per la libertà, è giusto opporsi a un nuovo modo di pensare che porti a considerare la dittatura di Steelheart accettabile, se paragonata ad altre realtà. Perchè non è accettabile, non può essere accettabile una vita da schiavi, nel buio e nella paura.
" << Non puoi avere così paura di cosa potrebbe accadere da non essere disposto ad agire. >> "
Come dicevo, nonostante alcuni spunti è comunque una storia rivolta a un target giovane. E tale ne è, giustamente, lo sviluppo. Questo ci porta ad avere tra le mani un prodotto fresco, scorrevolissimo e anche divertente. L'azione non manca, anzi, è un libro che vedrei davvero bene al cinema - come tutti i libri di Sanderson, del resto. Abbiamo missioni segrete e pericolosissime, fughe rocambolesche, piani audaci, tradimenti e pure un po' di romance. A questo si aggiunga lo stile di Sanderson, che è pulito e scorrevole. I personaggi sono tutti ben caratterizzati e danno spesso luogo a divertenti siparietti.
Lo trovo un ottimo per una trilogia che unisce l'effervescente fantasia tipica di Sanderson (cosa succederebbe se i supereroi fossero i cattivi?) con il suo solito stile accattivante. Inutile dire che lo consiglio moltissimo e che non vedo l'ora di proseguire con i prossimi volumi.
Virginia