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mercoledì 31 agosto 2016

W... W... W... Wednesday#6

Immagine trovata su Google e NON creata da me
Ormai agosto è quasi finito e, mamma mia, sembra che non possa farcela a passare! Questo settembre porterà un po' di belle cose, come le ferie (si, ce la farò anch'io ad andare al mare quest'anno, gioia e gaudio!) e il mio compleanno (che si prospetta libroso, proprio come piace a me).
Ma bando alle ciance, concentriamoci sulla rubrica più popolare del web, creata dal blog Should Be Reading e che consiste nel rispondere a queste tre domande:

What are you currently reading? (Cosa stai leggendo?)

What did you recently finish reading? (Quale libro hai appena finito di leggere?)

What do you think you'll read next? (Qual è il prossimo libro che pensi di leggere?)

Vi ricordo che ho molto piacere di leggere i vostri, di WWW. Se avete un blog e curate la rubrica lasciatemi assolutamente il link nei commenti ed io verrò a sbirciare; se siete solo "comuni" lettori, fatemi comunque sapere la vostra settimana di letture, se vi va:)
Ma eccovi le mie risposte!

WHAT ARE YOU CURRENTLY READING?


È il settembre del 1939, le calde giornate scandite da scorribande e lauti pasti in famiglia sono finite e l’ombra della guerra è sopraggiunta a addensare nubi sulle vite dei Cazalet. A Home Place, le finestre sono oscurate e il cibo inizia a scarseggiare, in lontananza si sentono gli spari e il cielo non è mai vuoto, nemmeno quando c’è il sole. Ognuno cerca di allontanare i cattivi pensieri, ma quando cala il silenzio è difficile non farsi sopraffare dalle proprie paure.
A riprendere le fila del racconto sono le tre ragazze: Louise insegue il sogno della recitazione a Londra, dove sperimenta uno stile di vita tutto nuovo, in cui le rigide regole dei Cazalet lasciano spazio al primo paio di pantaloni, alle prime esperienze amorose, a incontri interessanti ma anche a una spiacevole sorpresa. Clary sogna qualcuno di cui innamorarsi e si cimenta nella scrittura con una serie di toccanti lettere al padre partito per la guerra, fino all’arrivo di una telefonata che la lascerà sconvolta. E infine Polly, ancora in cerca della sua vocazione, risente dell’inevitabile conflitto adolescenziale con la madre e, più di tutti, soffre la reclusione domestica e teme il futuro, troppo giovane e troppo vecchia per qualsiasi cosa. Tutte e tre aspettano con ansia di poter diventare grandi e fremono per la conquista della propria libertà. Insieme a loro, fra tradimenti, segreti, nascite e lutti inaspettati, l’intera famiglia vive in un clima di sospensione mentre attende che la vita torni a essere quella di prima, in quest’indimenticabile ritratto dell’Inghilterra di quegli anni. E ormai è difficile abbandonarli, questi personaggi: con loro sorridiamo, ci emozioniamo e ci commuoviamo nel nuovo appassionante capitolo della saga dei Cazalet.

Questo è il secondo volume della saga dei Cazalet, recentemente riscoperta e riproposta in Italia dalla validissima Fazi Editore, che il 15 di settembre ci porterà il terzo e, nell'arco di sei-otto mesi, anche gli ultimi due romanzi. Si tratta di una serie estremamente gradevole e scorrevole che non può mancare nelle librerie degli amanti dei classici e dell'Inghilterra e di quelle corpose narrazioni che ci parlano di una famiglia e, in realtà, ci illustrano un secolo.

WHAT DID YOU RECENTLY FINISH READING?


Bastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi.

Ho appena terminato il meraviglioso La storia infinita di Michael Ende. Se vi interessa, qui trovate la mia recensione.

WHAT DO YOU THINK YOU'LL READ NEXT?


Hap è bianco, malinconico, intellettuale e vota per i Democratici. Leonard è un nero gay, va pazzo per il folk, è un po’ manesco e vota per i Repubblicani. Sono amici e hanno in comune uno spiccato senso di giustizia e una capacità senza pari di andarsi a mettere nei guai. Un biker ucciso da un colpo di fucile, un’infermiera con un passato da dimenticare e due bellissime gambe. Un nano cerimonioso e fanciulle non proprio virtuose che vanno messe in salvo da bande di malviventi più arrabbiati di sciami di vespe impazzite. Una giovane messicana che porta sciagure, un capomafia maniaco nudista che ha assoldato un killer grande come una montagna... Dire Hap e Leonard signifi ca guai a volontà, avventure all’insegna dell’assurdo e sfi de continue che solo due duri come loro possono vincere. E anche in questi tre romanzi pieni di comicità, di ininterrotti colpi di scena e di fulgida follia, la coppia di detective più esilarante del Texas non intende certo smentirsi.

Ok, io amo Lansdale. In particolare, ho amato follemente il volumone edito Einaudi contenente le prime tre avventure degli strepitosi e poco convenzionali detective Hap e Leonard (Una stagione selvaggia, Mucho mojo e Il mambo degli orsi). Quando, all'inizio dell'estate, l'Einaudi ha pubblicato il secondo volumone, mi ci sono fiondata subito. Visto che so già che questa sarà una lettura totalizzante, appassionante e travolgente e che vorrò fare tutta d'un fiato, me la sono tenuta apposta per il mare (insieme a un classicone che non vi svelo e che spero di riuscire a leggere con calma su una sdraio):)

Bene, ragazzi, questa è stata la mia settimana letteraria! Adesso ditemi di voi!

Virginia




lunedì 29 agosto 2016

Recensione: La storia infinita di Michael Ende

Titolo: La storia infinita
Autore: Michael Ende
Casa editrice: Tea
Numero di pagine: 436
Formato: Cartaceo


Bastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mondo. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi.

Chi non conosce La storia infinita, anche solo per sentito dire? Chi non ha mai visto - anche solo un pezzettino - del celebre film (di cui, ho scoperto, esistono addirittura due sequel!)? 
Da bambina amavo il film. Quando scoprii che ne esisteva il libro, lo presi in biblioteca, ma la sua lettura non deve avermi colpita particolarmente, perchè non ne ho dei ricordi ben precisi. Non so quale istinto mi ha spinta a comprare il libro e a decidere di immergermi, ormai ventenne, ancora una volta nel mondo di Fantàsia, a leggere delle avventure di Atreiu e del Nulla che, infido e totalizzante, divora pezzo per pezzo il regno dell'Infanta Imperatrice.

La storia infinita è un libro per bambini. Lo pensavo prima di leggerlo e continuo a pensarlo adesso. Il suo segreto - il motivo per cui, a distanza di tanti anni, continuiamo a leggerlo - è che è uno splendido viaggio che regala qualcosa di diverso, qualcosa di più ogni volta che ci si accosta. Ho amato questo libro molto più adesso che non a dieci anni. Ende ci trasmette un messaggio e solo chi è ancora un sognatore, chi è ancora un po' bambino riesce a coglierlo e ad amarlo.
La storia infinita è un libro di magia e avventura, innanzitutto. Ende sbizzarrisce la sua fantasia e ci fa conoscere popoli e luoghi meravigliosi e incredibili, a partire dalla bellissima Torre d'Avorio fino ad Amarganta e al Goab, il Deserto Colorato. La trama è squisitamente semplice: Atreiu deve trovare la cura per la misteriosa malattia dell'Infanta Imperatrice e per farlo avrà il solo aiuto di AURYN, il simbolo dell'Imperatrice stessa che non solo lo protegge dai diversi popoli (non tutti buoni) che vivono in Fantàsia, ma che lo guida anche e gli dà forza.
Oltre a questo - e già è affascinante - Ende vuole trasmettere anche un messaggio: il Nulla che sta divorando Fantàsia è una diretta conseguenza della malattia del nostro stesso mondo, dove nessuno ormai ha più tempo per i sogni e l'immaginazione. In questo mondo che corre e che è diventato tutto grigiore e mediocrità non c'è più spazio per il mistero e per la magia; e chi cerca di trovarne un po' viene deriso e isolato, come Bastiano, l'infelice protagonista di questa storia.
E proprio Bastiano sarà l'assoluto protagonista della seconda parte del romanzo. Se nella prima parte Ende ha approfondito il legame fra il nostro mondo e quello di Fantàsia (il cui nome non è assolutamente casuale), in seguito viene narrata la storia del viaggio di Bastiano all'interno di sè stesso. Ecco dunque che lo vediamo cambiare e diventare ciò che ha sempre desiderato essere, ma non cambiare mai sè stesso davvero, dimenticando ciò che lo rendeva Basiano, ciò che lo rendeva umano, ciò che lo rendeva reale. Finchè non giungerà al culmine di questa sua discesa e non potrà che risalire, sfrondato di ogni ricordo e desiderio, vuoto come un manichino, alla ricerca di ciò che davvero vuole, fino ad arrivare al punto estremo di Fantàsia, nel luogo dove finiscono i sogni dimenticati, alle fondamenta dei mondi.
Ogni cosa in questo romanzo è poetica e toccante; ogni cosa è semplice e genuina e ha quella saggezza che hanno i bambini. Bastiano è tutti noi sognatori, tutti noi ancora bambini, tutti noi derisi, isolati e non amati. Non possiamo esistere senza Fantàsia e Fantàsia non può esistere senza di noi, in un infinito scambio di linfa vitale, simboleggiato dai due serpenti che si mordono la coda raffigurati sul libro rubato da Bastiano, incisi su AURYN. Simbolo, inoltre, dell'eterno ciclo della Storia, che non si ferma mai e che genera sè stessa (i serpenti si mordono la coda o è un serpente che esce dalla bocca di un serpente e a cui esce un serpente dalla bocca? - Mi sto confondendo io per prima non oso pensare voixD).
Ende mescola avventura e magia con profondità e introspezione e quello che ne esce è un libro fra i più belli e toccanti che io abbia mai letto. Se avessi l'abitudine di sottolineare i libri, questo sarebbe un'unica, infinita linea. 
Vorrei che ogni lettore leggesse questo libro; vorrei che TUTTI leggessero questo libro. Qualcuno non lo capirà e vedrà solo una storiella per bambini. Per me è un capolavoro e sono felice di averlo letto ancora una volta, abbastanza grande per capire, abbastanza giovane per sognare.

Virginia