sabato 2 luglio 2016

L'Angolo del Self#1: Regina di fiori e radici di Laura MacLem

Titolo: Signora di fiori e radici
Autore: Laura MacLem
Numero di pagine: 304
Formato: Digitale
Quasi nulla di quello che è stato detto riguarda me, nonostante sia la mia storia. 
Si è narrato della passione di mio marito, della disperazione di mia madre, della decisione di mio padre. Si è parlato della sofferenza dei mortali e dei riti che da allora vengono compiuti, per far sì che ciò che accadde non debba mai più ripetersi. Si sono narrate storie parallele e storie contrastanti, si ricordano particolari suggestivi, ma di ciò che riguarda me, di ciò che accadde a me, sembra si conosca ben poco. 
Eppure è la mia storia. 
Non è la storia di Ade, il signore dell’Oltretomba, delle anime dei defunti e di tutto ciò che cresce nel sottosuolo; non è la storia di Demetra, la Madre Terra che errò nel mondo alla ricerca della sua unica figlia, scomparsa nella tenebra di Erebo; e, certamente, non è la storia di Zeus, che permise tutto ciò avvenisse, finché i mortali non gli ricordarono, attraverso la loro mortalità, ciò che doveva fare. In questa storia ci sono anche loro, ma non è la loro storia. 
È la mia. 
La storia della dea della primavera e regina dell’Averno, contesa tra due mondi, finché la contesa non mi obbligò a compiere la mia scelta. 
Quasi nulla si sa di ciò che significò, per tutti. Eppure rese il mondo ciò che è. 
Perché io sono regina di fiori e radici. 
Io sono Persefone.


Con questa recensione inauguro una nuova rubrica del blog. Come avevo anticipato in questo post, mi piacerebbe condividere il mio spazio con autori self. Si tratta di una nuova fisionomia della letteratura contemporanea che si sta venendo a delineare e, se per alcuni fra gli autopubblicati si può trovare solo spazzatura, di tutt'altro avviso sono io,. Certo, c'è ANCHE la spazzatura, ma sono moltissimi anche gli autori validi e, con l'Angolo del Self, mi sono prefissa di recensire un libro self al mese, in modo da incuriosire - speriamo - voi, fare un po' di pubblicità a una categoria generalmente un po' sottovalutata e per spronare me stessa ad indagare maggiormente quegli autori che mi incuriosiscono ma per cui, come per tutto del resto, sembro non trovare il tempo. La rubrica - inventata da me - avrà una cadenza mensile e mi piacerebbe molto avere anche dei consigli da parte dei lettori come degli stessi autori self. Se pensate che un'opera - anche la vostra - possa valere la pena di essere letta, sentitevi liberi di segnalarla dei commenti; sarò poi io, in seguito, a decidere se l'opera rientra nei miei gusti o in un qualche modo mi ispira e quindi a recensirla il mese dopo.

Ma adesso, credo che sia il caso di tornare a Regina di fiori e radici. Laura MacLem era un nome che mi ispirava da un po'. Questo titolo in particolare aveva avuto, a suo tempo, molte recensioni positive, ma ancora esitavo a comprarlo. Quando, in questi giorni, ho trovato uno sconto su questo titolo e, in più, un altro - Il quarto fato - completamente gratuito, non ho esitato, e mi sono accaparrata entrambi, per poi darmi a questa lettura.
Non ho trovato quello che mi aspettavo. Dopo tutte le belle parole spese per i self, purtroppo, inauguro una delle rubriche a cui tenevo di più con una recensione negativa. Da una parte me ne dispiace, dall'altra credo che la sincerità venga prima di tutto. Per un po' ho pensato di aspettare, di cominciare la rubrica con una recensione positiva, ma poi mi sono detta che, in questa maniera, si perdeva il senso del blog: confronto, coscienziosità e onestà, soprattutto. Quindi, eccovi la mia onesta recensione, anche se è negativa.
Regina di fiori e radici non mi è piaciuto. Ho sempre avuto un certo interesse per il mito di Ade e Persefone e il fatto che qualcuno l'avesse ripreso in tempi moderni mi aveva sicuramente intrigato. La MacLem lo riprende senz'altro partendo da una vasta conoscenza delle basi, il che è un punto a suo onore. Quello che la scrittrice ha tentato di fare, a mio parere, è stato di prendere un personaggio noto, ma sottovalutato, come Persefone e dargli una nuova profondità, reinterpretandola in una chiave moderna, rimanendo tuttavia ancorata a quel background mitologico che l'ha vista nascere. La MacLem, altro punto a suo favore, spicca per la sua scrittura accurata e precisa. Abbiamo dunque davanti una scrittrice capace di utilizzare le parole e non è da sottovalutare, di questi tempi.
Il problema fondamentale è che questo libro mi ha annoiata. Non sono riuscita a entrare nella storia; non sono riuscita a simpatizzare con i personaggi; non sono riuscita a trovare una motivazione nell'andare avanti che non fosse il desiderio di portare a conclusione la lettura per poterne dare un'opinione fondata sul blog. 
A questo aggiungiamo che ho detestato la protagonista. Non mi sono ritrovata mai a simpatizzare per lei e, spesso e volentieri, l'ho trovata completamente incoerente. Riporto direttamente dal testo uno scambio di battute tra lei e Ade che mi ha particolarmente colpita per la sua incoerenza:

"Ho tutti i diritti di appellarmi all'Egioco, è mio padre.""Ma certo," rispose sarcastico, "e questo ti mette al sicuro dalla sua lussuria, è indubbio."Lo guardai disgustata. "Questa è la cosa più ripugnante che abbia mai...""Oh, da quando trovi ripugnante l'incesto?"Diventai paonazza: "Gli dei non seguono le regole dei mortali, e comunque sposare una nipote non è nemmeno lontanamente paragonabile al giacersi con la figlia!

Penso che non ci sia bisogno di commentare. Il pezzo tratto dal romanzo spiega da solo cosa intendevo riguardo a Persefone. Basti pensare che questa sua "selettività" è una caratteristica di tutto il libro, non solo di questo brano (per chi non lo sapesse, il riferimento è ad Ade stesso, marito e amante di Persefone, nonchè suo zio da parte di padre).
Il motivo per cui ero incuriosita da questo libro era che mi aspettavo di trovarci altro, oltre alla semplice storia d'amore (se tale vogliamo definire il rapimento di Persefone). In effetti, c'è altro, ma non abbastanza da convincermi che è valsa la pena di leggere questo libro. L'unico spunto che ho trovato valido e genuinamente interessante è stato quello relativo a Cora, nell'epilogo, e non dico altro per evitare anticipazioni.
In definitiva, quindi, un NO convinto. Ho ancora Il quarto fato nel Kindle e spero di apprezzarlo. Credo che la MacLem scriva bene, probabilmente non era il titolo adatto a me. Lo consiglio comunque per chi, appassionato di mitologia, volesse leggere una ripresa basata sulle fonti e non sull'aria che tira, o per chi volesse approfondire questo particolare aspetto del mito, sperando che possa dare a voi quello che non ha dato a me.

Spero che vi interessi questa nuova rubrica. Vi invito, ancora una volta, a segnalare nei commenti eventuali consigli per il romanzo self del prossimo mese.
Un saluto a tutti,
Virginia.

8 commenti:

  1. Ciao Virginia mi piace la rubrica e, domani capirai perchè ti dico che siamo assolutamente telepatiche perchè ho appena finito di programmare i post della settimana! xD

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  2. Ciao Ely:) Ok, a questo punto sono curiosa e non vedo l'ora di svelare il mistero, domani;)

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  3. ti ho taggata quiiii ^_^ http://ilregnodeilibri.blogspot.it/2016/07/tag-3-i-piu-e-i-meno.html

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  4. Ciao Virginia! Molto interessante questa rubrica, anche nel mio blog mi occupo di autori self, in effetti è nato proprio per questo, anche se poi nel tempo le cose si sono modificate! :-))
    La tua recensione è molto bella e completa e il titolo del romanzo è davvero molto particolare. :-)

    A presto!

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    1. Ciao Antonietta, grazie di essere passata:) Sono contenta se la rubrica ti piace e grazie per i complimenti:)
      A presto:)

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  5. Bella questa idea. Apprezzo anche la tua volontà di onestà.
    Brava, Virginia.

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    1. Ciao Luz, grazie mille per i complimenti! Onestà a parte, spero di poter offrire una recensione positiva la prossima volta:)

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