mercoledì 12 aprile 2017

Recensione: Una vita come tante di Hanya Yanagihara

Titolo: Una vita come tante
Autore: Hanya Yanagihara
Traduttore: Luca Briasco
Casa editrice: Sellerio
Numero di pagine: 1091
Formato: Cartaceo

In una New York fervida e sontuosa vivono quattro ragazzi, ex compagni di college, che da sempre sono stati vicini l'uno all'altro. Si sono trasferiti nella metropoli da una cittadina del New England, e all'inizio sono sostenuti solo dalla loro amicizia e dall'ambizione. Willem, dall'animo gentile, vuole fare l'attore. JB, scaltro e a volte crudele, insegue un accesso al mondo dell'arte. Malcolm è un architetto frustrato in uno studio prestigioso. Jude, avvocato brillante e di enigmatica riservatezza, è il loro centro di gravità. Nei suoi riguardi l'affetto e la solidarietà prendono una piega differente, per lui i ragazzi hanno una cura particolare, una sensibilità speciale e tormentata, perché la sua vita sempre oscilla tra la luce del riscatto e il baratro dell'autodistruzione. Intorno a Jude, al suo passato, alla sua lotta per conquistarsi un futuro, si plasmano campi di forze e tensioni, lealtà e tradimenti, sogni e disperazione. E la sua storia diventa una disamina, magnifica e perturbante, della crudeltà umana e del potere taumaturgico dell'amicizia.


Buon mercoledì cari lettori, oggi vi accolgo con una recensione a cui tengo moltissimo. Ho appena finito di leggere questo libro imponente (il numero di pagine parla da sè, direi) e ci tengo a scrivere qualcosa a caldo, quando ancora il tumulto dei sentimenti è forte, impetuoso. 
Parto dicendovi che ho iniziato a leggere questo libro venerdì scorso e l'ho finito martedì (giorno in cui sto scrivendo e programmando il post). Non ho saltato una sola riga. Questo per darvi già un'idea di base di quanto mi sia piaciuto, di quanto mi abbia appassionata.
Ora, prima di iniziare la mia recensione, partiamo dai fattori che potrebbero spingervi a non leggerlo. Per la trama non posso farci nulla, lì è gusto personale (anche se spero, con la mia recensione, di farvi cambiare idea). I motivi più importanti, però, riguardano secondo me la mole del libro e il suo prezzo. 
Si, è un librone. Sono più di 1000 pagine e si vedono tutte. Ma vi credete se vi dico che volano, che non te ne accorgi neanche, che arrivi alla fine e, semplicemente, ne vuoi ancora?
Il prezzo è già un altro paio di maniche. Si, 22 euro sono tanti. Perfino io, in libreria, l'ho posato nuovamente sullo scaffale e, lo ammetto a malincuore, l'ho letto solo perchè l'ho trovato, fortunatamente, in biblioteca. Altrimenti non l'avrei mai letto, probabilmente; sarebbe diventato parte di quella schiera infinita di libri che mi interessano ma che non ho intenzione di comprare, non davvero.
E mi sarei persa uno dei libri migliori del 2017.
Quindi si, sappiatelo fin da subito: ho amato in modo viscerale questo librone, non riuscivo a staccarmene, e adesso che l'ultima pagina è stata voltata, mi trovo con un senso di nostalgia fortissimo. Per quei personaggi, per quella storia, per quel mondo.
Il mio compito, adesso, è convincervi che vale la pena di tirare fuori quei 22 euro; che non dovete farvi spaventare da quelle 1091 pagine; che questa storia vi entrerà così a fondo nel cuore che difficilmente potrete liberarvene.



Non so bene da che parte iniziare a raccontarvi di questo libro. Perchè la trama, nella sua complessità, è estremamente semplice.
Siamo a New York. E ci sono quattro ragazzi, quattro amici dai tempi del college. JB è l'artista del gruppo, quello che ama stare al centro dell'attenzione, pieno di idee, egocentrico, un po' narcisista; Willem vuole diventare un attore, ed è quello bello ma semplice, gentile; Malcolm ha studiato per diventare architetto e muove i suoi primi passi in quella direzione; e poi c'è Jude. Cosa posso dirvi di Jude?
Jude il misterioso; Jude il riservato; Jude che c'è sempre per i suoi amici ma che nasconde qualcosa di gigantesco e di orribile nel suo passato, qualcosa che gli amici intuiscono ma che non riescono a farsi raccontare, qualcosa che lo ha debilitato sul piano fisico in maniera molto grave.
Jude però vuole fare l'avvocato, questo lo sappiamo.
All'inizio incontriamo quindi questi quattro amici: sono giovani, spiantati e senza un soldo. La loro sembra una storia come tante, che ci racconta dei loro successi, dei loro fallimenti, delle loro paure.
JB è orfano di padre, cresciuto da una famiglia di sole donne che lo idolatrano; Willem è svedese di origine e la sua è una famiglia fredda, colpita da troppi lutti e dalla nascita di Hemming, più grande di Willem ma profondamente debilitato, sul piano fisico quanto su quello mentale; Malcolm è un insicuro cronico, figlio di un padre carismatico che è sempre insoddisfatto di lui.
Di Jude, nella prima parte, sappiamo poco. La Yanagihara sceglie di affidarsi alle voci degli altri tre, quindi il quadro che vediamo emergere è parziale. Agli inizi quello di Jude è solo un nome fra i tanti, quando ancora si cerca di capire e caratterizzare ogni personaggio. 
Però cominciano a emergere dei dettagli. Jude non parla mai del suo passato; Jude ha avuto un gravissimo incidente in macchina, che gli ha danneggiato la schiena e le gambe, e che gli procura crisi dolorosissime; Jude quando sorride si copre la bocca con una mano, Jude non si lascia mai andare al contatto fisico, Jude indossa sempre maglie a maniche lunghe, anche quando fa caldo.
Il lettore intuisce che il mistero che si cela dietro a questa figura altrimenti inoffensiva è il nocciolo del romanzo. E tale si dimostrerà, perchè queste 1091 pagine, in realtà, sono tutte per lui. Non che gli altri personaggi non siano importanti. Lo sono, eccome. L'amicizia è uno dei temi portanti di questo romanzo, Jude esiste in virtù dei suoi amici, delle persone che lo amano, di chi gli vuole bene. Ma è il dramma di Jude che si consuma sotto i nostri occhi, è sua la vita "come tante" che riempie le pagine del romanzo. Per lui soffriamo, ci arrabbiamo, piangiamo.
Ora, di libri su certi argomenti ne sono stati scritti a dozzine. Non vuole essere davvero un segreto ciò che è avvenuto Jude, tanto che è lui stesso che ce lo racconta, alternando ricostruzioni del suo passato a ciò che avviene nel suo presente. Quindi, parzialmente si indovina ciò che è accaduto. Ma, appunto, solo parzialmente, perchè vi assicuro che non arriverete mai a indovinare cosa gli sia accaduto. E leggendo starete male, perchè è impossibile leggere di certe cose senza stare male.
Jude è un personaggio tremendo. Tremendo perchè colpisce il lato più sensibile ed emotivo; tremendo perchè ti chiedi quanti Jude tu abbia conosciuto o incontrato nella tua vita.
Non è una storia di riscatto questa. Se amate le storie felici o che comunque offrono un barlume di speranza sul finale, ecco, girate a chilometri di distanza da questo libro. Perchè questa è una storia di malattia - fisica e mentale. È una storia di vergogna, umiliazione e crudeltà.
Ma è anche una storia d'amore, amicizia e sacrificio. In questo libro troviamo il meglio e il peggio dell'essere umano e Jude fa da ponte, da contatto fra questi due aspetti umani. Jude si trova sul confine, al limitare: proiettato sul futuro ma dilaniato da un passato che si rifiuta di essere seppellito e dimenticato. Perchè è questo che Jude fa: seppellisce una parte di sè così in profondità che, quando esploderà fuori, lo farà con una tale violenza da travolgere lui e tutti coloro che gli stanno intorno.
Non è una storia positiva. In un periodo dove sembra che ogni cosa - o persona - possa essere aggiustata, scopriamo che non è vero. Scopriamo che a volte non bastano l'amore, l'amicizia, i soldi per riuscire a guarire una persona. Che per quanto la vita possa darti, in riparazione di ciò che è stato, talvolta è ormai troppo tardi, perchè ti ha già tolto troppo in precedenza. Non sempre ciò che è accaduto si può cancellare o riparare; non sempre ci si può convivere. I fantasmi di Jude sono iene che lo perseguitano e si sovrappongono alla realtà, che gli portano via ogni briciola di luce e lo lasciano solo in un mondo che è gelo e disperazione.
Questo, dunque, il terribile messaggio di fondo del libro. Perchè Jude ha tutto, ma semplicemente non basta. 
Il libro presenta delle scene molto forti, pur senza mostrare, di fatto, nulla. L'immaginazione, che si scatena in poche righe, è terribile: certe volte sono rimasta quasi nauseata, lo stomaco mi si torceva davanti a certe immagini che, spontanee, mi sbocciavano nella mente. Non che sia un libro volgare, tutt'altro. Ma certi argomenti sono talmente forti, la scrittrice è talmente brava che non puoi non soffrire per ogni parola.
Il momento più basso e oscuro della narrazione, non ho dubbi, è rappresentato da Caleb. Non vi dirò chi è, vi dico solo che le scene con lui sono quelle che mi hanno fatta sentire male.

Una delle forze maggiori di questo romanzo è che riesce ad approfondire moltissimi temi, anche non legati direttamente a Jude. Uno dei cruciali è quello della famiglia. Quanto ci segna, quali condizionamenti ci portiamo appresso, quante colpe o mancanze, quanti meriti? Il libro della Yanagihara è a tutto tondo e ci mostra moltissime soluzioni.
C'è il tema della malattia e della morte. Entrambe sono presente ingombranti nella narrazione e i personaggi devono, purtroppo, fare spesso i conti con entrambe.
C'è la droga, la dipendenza da sostanze o da altre persone. Quest'ultimo aspetto, in particolare, è determinante nel libro.
I temi sono molteplici, come vedete, e sarebbero degni di un maggiore approfondimento, ma ho paura di scrivere davvero troppoxD Quello che vi starete chiedendo e se questo libro è, quindi, perfetto.
Ovviamente no. A prescindere dal gusto personale, secondo me la maggiore pecca del romanzo, quella che potrebbe riuscire fastidiosa a qualcun'altro, è l'eccessività della tragedia. Si, ne succedono di cotte e di crude, e il passato di Jude è così allucinante che, a un certo punto, si sfiora l'incredulità. Ma qui si parla di gusti, ripeto. A me, in realtà, non ha dato fastidio, ero troppo presa dalla lettura e dal vortice di emozioni che mi ha causato, per essere davvero distratta da questa considerazione. Certo, a qualcuno potrebbe dare fastidio.

Il libro è semplicemente bellissimo. Si legge e se ne vorrebbe ancora. Da tempo non mi capitava di ritrovarmi così visceralmente coinvolta in una storia. E ha fatto male, molto, ma sono felicissima di non essermi fatta scoraggiare dalla mole.
Spero di essere riuscita a incuriosirvi, anche se la mia recensione è così schifosamente inadeguata. Sento di non essere riuscita ad analizzare a fondo tutto ciò che questa storia mi ha trasmesso, e me ne dispiace. In ogni caso, credo che si sia capito che l'ho amato follemente.

Virginia

12 commenti:

  1. Ciao! Sapevo che questo libro ti piaceva parecchio, e dalla tua recesione è emerso tantissimo questo amore anche se dici di non essere riuscita a trasmetterlo adeguatamente, ma quando un libro è così bello a volte è difficile da esprimere a parole, è quasi un controsenso trattandosi effettivamente di parole lette...
    Comunque.... il libro potrebbe interessarmi, la mole mi frena parecchio così come il prezzo.... ma un giorno chissà che trovi l'occasione giusta e il momento propizio!

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    1. Sono felice di essere riuscita - almeno in parte - a trasmettere ciò che ho provato nel corso della lettura.
      Si, prezzo e dimensioni sono un bel deterrente. E, sono sincera, non so neanche quanto potrebbe rientrare nelle tue corde a dirla tutta. Tu aspetta, se il momento capita facci un pensierino;)

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  2. BELLA BELLA BELLA!!! Altro che inadeguata hai reso benissimo quello che il libro ti ha trasmesso, certo non sarà una passeggiata di salute la lettura, ma certamente non ci possono essere solo storie da Happy ending altrimenti si dovrebbero leggere solo le favole (alcune almeno). Lo strazio di una lettura intensa ed emotiva è fondamentale in libri del genere e forse associare ad essi una trama troppo intricata magari rende difficile la concentrazione o troppo piena la storia, o almeno io la penso così. Tutto deve essere equilibrato a livello di costruzione e di trama e credo che, da come dici, il libro sia così! Quasi quasi lo prendo con in punti accumulati in libreria se lo trovo mi hai incuriosito schifosamente ;-) Ovviamente GRAZIE per averlo fatto!!!

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    1. GRAZIE*-*
      Questo libro è mostruosamente bello, secondo me, ma pure mostruosamente grosso e mostruosamente costoso, però se riesci ad accumulare qualche punto e a portartelo a casa fai benissimo. E poi, ovviamente, fammi sapere che ne pensi, se lo leggi:-*

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  3. Io così *_* Sono felicissima della tua recensione e credimi sei riuscita a incuriosirmi davvero tanto! Non mi spaventano le cose negative che hai elencato o il fatto che sicuramente proverò angoscia leggendo alcuni passaggi. I libri sono tali se riescono a trasmettere emozioni profonde, sia negative che positive.
    Credo che farò anche io una capatina in biblioteca per vedere se ce l'hanno perché il prezzo è l'unica cosa che mi frena e questo mi fa rabbia!
    Bravissima davvero, sei riuscita ad emozionarmi con le tue parole e non vedo l'ora di leggerlo ^_^

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    1. Grazie mille*-* Se lo trovi in biblioteca prendilo ASSOLUTAMENTE o fattelo regalare (io stavo pensicchiando di farmelo prendere per il compleannoxD), se puoi.
      Il libro è molto doloroso, quasi sfiancante ora della fine. Può piacere o meno; io l'ho amato. E credo che potrebbe piacere anche a te. In caso, ovviamente, fammi sapere:-*

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  4. Che bello trovare una recensione di questo libro! Lo punto da quando è uscito e non so per quale motivo non l'abbia ancora letto. Sì, un po' sono stata frenata dal prezzo, ma ad essere onesta mi sono trattenuta anche per le recensioni che ho letto in giro. Molte entusiastiche, altre molto meno, proprio a causa della crudezza e della presenza costante di tragedia all'interno del romanzo.
    Ma ora basta ahaha devo assolutamente recuperarlo per farmi un'idea.
    Bellissima recensione, complimenti :D

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    1. Grazie:)
      Si, è in effetti un libro che può infastidire, con questa tragedia onnipresente, quasi eccessiva. Come dicevo nella recensione, può piacere o meno. A me è piaciuto, e moltissimo. Certo è una lettura importante, come tematiche e come dimensioni.
      Se poi lo leggi fammi assolutamente sapere se ti è piaciuto!

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  5. Sicuramente si farà notare nel momento in cui mi dovessi imbattere in questo tomone che ti ha letteralmente conquistata. Il romanzo di introspezione è uno dei miei prediletti.
    Anzi, a dirla tutta, ormai se leggo un romanzo o deve essere un classico oppure voglio una scrittura originale, forte, alla Murakami per intenderci.
    Scrittrice che non conoscevo questa, prolifica. Peccato tu non possa credo postare un brano dal libro. Ultimamente mi sto appassionando a quei post che offrono un'analisi o una semplice proposta sullo stile di uno scrittore, per vederne da dentro la scrittura.

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    1. Lo noti, te lo garantiscoxD
      Purtroppo non posso postare nulla perchè ho già restituito il libro alla biblioteca:( Però, avendo letto MUrakami, posso dirti che non hanno molto in comune. Ha una scrittura che a me piace, ma che è sostanzialmente semplice. Buona, scorrevole, ma non particolare, se è questo che chiedi.

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  6. Carissima Virginia, non sono d'accordo con te sull'essere inadeguata a recensirlo, però capisco cosa intendi. Anche a me è capitato di sentire di non riuscire ad esprimere tutto quello che ho provato leggendo un libro ma è normale. Con questo voglio dire che non tutte le emozioni trovano parole, ed è giusto così. Ci sono cose che si possono solo sentire con il cuore e con l'anima.
    Ti dico che ho sentito molto attraverso le tue parole che non considero neanche una recensione perchè ne diminuirei il valore e la portata emotiva. Mi ha colpito Jude, il suo essere tremendo, come lo definisci tu, il suo ruolo, il suo carattere, ciò che simboleggia e rappresenta in una storia del genere.
    Mi sembra un romanzo di altissimo valore che affronta tante tematiche e che è in grado di inchiodare, perchè è questo quello che vogliamo da un libro.
    Rimanere inchiodati.
    Lo sento che questo romanzo con te ci è riuscita e non immagini quanta curiosità mi hai messo addosso nei suoi confronti.
    La grandezza non mi spaventa, perchè tu hai azzerato qualsiasi reticenza.
    Un abbraccio!

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    1. Grazie mille Antonietta*-*
      Il romanzo è bello e cattivo, esattamente il tuo genere insommaxD Credo proprio che ti piacerebbe, se un giorno ne avessi la possibilità prova a leggerlo:)
      E si, certe volte i libri che più ci hanno trasmesso emozioni sono i più difficili da riportare in parole. Ma ci si prova, perchè tenersi certe emozioni per sè sarebbe davvero un peccato:)

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