lunedì 19 settembre 2016

Recensioni in pillole: Hap e Leonard 2 di Joe R. Lansdale, Delitto e castigo di Fedor Dostoevskij e La ragazza corvo di Erik Axl Sund

Salve a tutti e buon lunedì! Ho deciso di recuperare oggi in un colpo solo ben tre recensioni (queste recensioni in pillole mi stanno prendendo un po' la mano, dovrei darmi una calmata!), quindi mettetevi comodi perchè, per forza di cose, credo che ci metterò un po'xD

Titolo: Hap e Leonard 2
Autore: Joe R. Lansdale
Casa editrice: Einaudi
Numero di pagine: 731
Formato: Cartaceo

Hap è bianco, malinconico, intellettuale e vota per i Democratici. Leonard è un nero gay, va pazzo per il folk, è un po’ manesco e vota per i Repubblicani. Sono amici e hanno in comune uno spiccato senso di giustizia e una capacità senza pari di andarsi a mettere nei guai. Un biker ucciso da un colpo di fucile, un’infermiera con un passato da dimenticare e due bellissime gambe. Un nano cerimonioso e fanciulle non proprio virtuose che vanno messe in salvo da bande di malviventi più arrabbiati di sciami di vespe impazzite. Una giovane messicana che porta sciagure, un capomafia maniaco nudista che ha assoldato un killer grande come una montagna... Dire Hap e Leonard signifi ca guai a volontà, avventure all’insegna dell’assurdo e sfi de continue che solo due duri come loro possono vincere. E anche in questi tre romanzi pieni di comicità, di ininterrotti colpi di scena e di fulgida follia, la coppia di detective più esilarante del Texas non intende certo smentirsi.


Per chi non lo sapesse, la serie che ha per protagonisti gli irresistibili Hap e Leonard è composta - ad ora - di ben 9 romanzi, 6 dei quali raccolti nei due libroni editi Einaudi. Non c'è molto da dire su questi libri se non che sono assolutamente irresistibili. Amo questa serie (e Lansdale più in generale) per lo stile scorrevole, i personaggi magnetici, il tocco di noir e l'analisi dei difetti e delle ipocrisie americani che si cela in ogni suo romanzo.
In questo libro Hap e Leonard, al solito, vengono loro malgrado coinvolti in avventure pericolose e sanguinarie e il sapore del pericolo si mescola al loro invecchiare, alle loro relazioni, al loro interrogarsi sulla vita. Sono entrambi perfetti, si equilibrano a vicenda: più sensibile e riflessivo Hap, più aggressivo ed impulsivo Leonard. Sono quelle persone che vorresti incontrare e avere per amici, un po' rozzi ma profondamente buoni e pronti ad aiutare chi è in difficoltà, anche a costo di rimetterci loro. Tenete però a mente che è molto pericoloso far arrabbiare questi signori, quindi mi raccomando, non provocateli!


Titolo: Delitto e castigo
Autore: Fedor Dostoevskij
Casa editrice: Einaudi
Numero di pagine: 725
Formato: Cartaceo

Raskol'nikov è un giovane che è stato espulso dall'università e che uccide una vecchia usuraia per un'idea, per affermare la propria libertà e per dimostrare di essere superiore agli uomini comuni e alla loro morale. Una volta compiuto l'omicidio, però, scopre di essere governato non dalla logica, ma dal caso, dalla malattia, dall'irrazionale che affiora nei sogni e negli impulsi autodistruttivi. Si lancia cosi in allucinati vagabondaggi, percorrendo una Pietroburgo afosa e opprimente, una città-incubo popolata da reietti, da carnefici e vittime con cui è costretto a scontrarsi e a dialogare, alla disperata ricerca di una via d'uscita. Nuova traduzione di Emanuela Guercetti. Prefazione di Natalia Ginzburg e saggio introduttivo di Leonid Grossman.


Chi non conosce il capolavoro di Dostoevskij? Quando si parla di lui, è questo il titolo che, automaticamente, gli viene attribuito. 
Nel mio caso, non è stato il romanzo che mi ha fatto conoscere l'autore. Il mio battesimo (con Dostoevskij in particolare e con la letteratura russa in generale) è stato con il bellissimo, monumentale I fratelli Karamazov. Se Dostoevskij avesse potuto terminare quella che, nei progetti, doveva essere una trilogia, credo che sarebbe stato uno dei più grandi capolavori di sempre. Non che adesso non lo sia, ma avrebbe potuto essere ancora di più. Nonostante il mio - evidente - gradimento, sono passati anni prima che mi decidessi di ritornare con Dostoevskij, questa volta con il suo romanzo più celebre.
La trama di Delitto e castigo è, fondamentalmente, semplice: il giovane studente Raskol'nikov, dopo aver abbandonato l'università per ristrettezze economiche e aver combattuto per settimane la povertà, uccide due donne (un'usuraia e sua sorella) per derubarle. Quella che poi segue è la poderosa narrazione del castigo - umano ma, soprattutto, morale - che si attira addosso. Delirante per il senso di colpa, Raskol'nikov vaga per una Pietroburgo cupa, ombrosa, allucinata, dove sogno e veglia si intrecciano. 
Le sue vicende si mescolano a quelle dei personaggi secondari che, di volta in volta, Dostoevskij mette in scena: Razumichin, l'amico dal cuore d'oro di Raskol'nikov, simbolo per eccellenza dello Studente; la sorella di Raskol'nikov, l'orgogliosa Dunja, così simile al fratello, così legata a lui; Svidrigajlov, ambigua incarnazione di un'umanità complessa e confusa; Porfirij Petrovic, che porta avanti un'indagine che si fonda più sull'immedesimazione e l'analisi psicologica che non sui fatti; la fragile Sonja, che per salvare i fratellastri dalla miseria è diventata una prostituta. Di personaggi ce ne sarebbero altri, tutti ugualmente impressi nell'animo del lettore, che fatica a giudicare e trova solo umanità in questi personaggi che tutto sono meno che perfetti ma che riescono ad andare oltre le loro colpe e i loro errori. Questo è uno dei grandi talenti di Dostoevskij, che avevo già notato ne I fratelli Karamazov: la capacità di far sentire vicino il lettore ad ogni personaggio, la capacità di far perdonare.
I personaggi di Delitto e castigo sembrano sempre sull'orlo della follia, sempre pronti a scendere sempre più in basso. Non sono i ricchi o i virtuosi su cui si concentra l'autore, ma sui miserabili, le prostitute, gli assassini, i folli. E in tutto questo, noi li amiamo, e amiamo Dostoevskij, il suo cuore vibrante, la sua intensa narrazione.


Titolo: La ragazza corvo
Autore: Erik Axl Sund
Casa editrice: Corbaccio
Numero di pagine: 844
Formato: Digitale

Stoccolma: in un parco cittadino la polizia scopre il cadavere di un giovane straniero. Il commissario di polizia Jeanette Kihlberg conduce le indagini, dando la caccia a un misterioso quanto efferato omicida e lottando contro le resistenze interne alla polizia stessa, restia a impiegare le proprie forze per cercare l’assassino di un immigrato sconosciuto. Ma con la scoperta di altri due corpi barbaramente uccisi, Jeanette capisce di trovarsi di fronte a un serial killer e si rivolge alla psichiatra e profiler Sofia Zetterlund, con cui lavora giorno e notte incrociando con lei non solo la vita professionale ma anche quella personale. E a mano a mano che procedono nelle indagini, appare chiaro che la catena di omicidi è solo la manifestazione più evidente e raccapricciante di un disegno criminoso e diabolico che coinvolge settori insospettabili della società svedese. «La ragazza corvo» è uno psicothriller adrenalinico, intenso e avvolgente, che mette a nudo il male radicale e l’altrettanto radicale bisogno di vendetta che può covare in ogni essere umano.

Come avevo già accennato, non amo i thriller. Nonostante ciò, alcuni pareri mi hanno spinta a leggere quello che è considerato, se non erro, il thriller dell'anno, il diretto avversario della famosa trilogia Millennium di Stieg Larsson. Avendo, a suo tempo, letto anche quella, mi sento di poter fare, seppur superficialmente, un paragone.
In un articolo del blog I dolori della giovane libraia, si sottolinea come la forza della trilogia di Larsson derivi dalla protagonista che, spezzando i clichè del genere, da vittima diventa carnefice dei suoi stessi aguzzini. Ecco, penso che lo stesso discorso possa adattarsi anche per La ragazza corvo dove, in un continuo scatto tra passato e presente, in un intreccio di intrighi e follie, si consuma una terribile vendetta.
La ragazza corvo è un romanzo che scorre - nonostante la mole di tutto rispetto - ma che ho trovato disturbante. La lettura mi ha coinvolta moltissimo ma mi è anche penetrata dentro e i fatti che vengono narrati mi hanno presa alla pancia, mi hanno infastidita, mi hanno fatta stare male. Non lo consiglio a chi non ha uno stomaco forte ma, se credete di essere temprati, vi prego provate a leggerlo, perchè mi è piaciuto davvero molto.
In questa narrazione non esiste vero e falso e, un colpo di scena dopo l'altro, scopriamo il passato, velo dopo velo, fino a non riuscire più a distinguerlo dal presente, fino a confondersi e a non capire più nulla. Io, che di solito mi diverto a cercare di indovinare il colpevole, ho alzato le mani e mi sono arresa, limitandomi a divorare le pagine e a lasciare che fosse l'autore a condurmi per mano dove voleva. 
Dunque un romanzo forte, d'impatto, un po' morboso e si, probabilmente anche un po' esagerato, ma assolutamente coinvolgente, spiazzante. Disturbante, appunto.

Queste sono state le mie letture al mare (lo so, mi sono tenuta leggeraxD). Conoscete qualche romanzo, l'avete letto? Cosa ne pensate? Quali sono state le vostre letture da mare di quest'anno? 

Virginia

10 commenti:

  1. Ci credi se ti dico che non ho mai letto (né studiato!) Dostoevskij? Però la storia di "Delitto e Castigo" mi intriga.
    E che dire de "La ragazza corvo"? Non lo conoscevo, ma con le tue parole mi hai davvero incuriosita!

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    1. Ci credo, la scuola italiana spesso è solo un buco nero d'ignoranza:(
      Te lo consiglio moltissimo, ma con attenzione, perchè è un vero mattonazzo russo, sulla scia di Guerra e pace (non per nulla Dostoevskij e Tolstoj sono gli autori russi dell'Ottocento che vanno per la maggiore).
      La ragazza corvo è molto interessante, sarei curiosa di saperne la tua opinione!

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  2. Con la letteratura russa non avevo un bel rapporto, non so neanche quante volte ho iniziato e mai finito Anna Karenina, ma Dostoevskij mi ha rapito, prima con Le notti bianche e poi con la meraviglia di Delitto e Castigo, ho già preso I fratelli Karamazov e aspetto il momento buono per iniziarlo. :)

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    1. Magari è Tolstoj che non ti acchiappa! Io preferisco Dostoevskij! E I fratelli Karamazov te lo consiglio moltissimo*-*

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  3. Ciao! Mi avevi già consigliato La ragazza corvo in un altro post, avvertendomi della presenza di scene forti..
    Avevo tanta voglia di iniziarlo, ma ho rimandato sempre perché il mio stomaco non è tanto forte :D Ma ora le tue parole mi hanno incuriosito ancora di piùùùù..basta! devo trovare il coraggio e leggerlo! :)

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    1. Più che le scene, sono gli argomenti, a mio parere. E io sono molto delicata, quindi faccio subito! Io te lo consiglio, magari prova a vedere se lo trovi in biblioteca, se hai paura che possa essere pesante:)

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  4. Ciao Virginia! Non posso che essere d'accordo con te su Delitto e castigo e sai cosa ho apprezzato di più? Proprio quello che hai scritto: l'essere sull'orlo della follia dei personaggi. Io impazzisco per cose simili!
    E La ragazza corvo sono felice che ti sia piaciuto. L'elemento disturbante e morboso ci sta. E' un romanzo inquietante e strano. Deviante anche per certi versi. Sicuramente forte, ora c'è chi apprezza e chi no quel tipo di forza che scombussola anche. Sai già come la penso! <3
    Un abbraccio!

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    1. Credo che sia un po' un marchio di fabbrica di Dostoevskij:)
      Per La ragazza corvo, ti ringrazio moltissimo, perchè senza la tua recensione non lo avrei mai preso in considerazione e mi sarei persa un libro che mi è piaciuto molto!

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  5. Ciao cara Virginia, buon inizio settimana! ^_^ Wow leggere la tua recensione di "Delitto e castigo" mi ha emozionata. Amo i classici russi, amo Gogol' ed amo più di ogni altro Guerra e pace, l'ho divorato e gli ho lasciato un pezzo di cuore! Adoro leggere fra le tue parole il mio stesso entusiasmo <3 <3 La ragazza corvo me lo ha fatto conoscere Antonietta ed è in wl, ovviamente hai fatto alzare moltissimo le mie aspettative! Ti dirò ovviamente la mia opinione quando finalmente riuscirò a leggerlo ^_^ Per ora ti mando un grossissimo abbraccione col cuore!

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    1. Grazie Ely, buon inizio settimana anche a te:)
      I classici russi sono imponenti, monumentali. Se di classici inglesi ne leggerei a bizzeffe, i russi devo dosarli o vado in sovraccarico. Non ho mai letto Gogol', ma vorrei, e anch'io ho amato molto Guerra e pace. Dostoevskij, però, mi piace particolarmente e, pian piano, voglio recuperare anche il resto della sua bibliografia, compresi i romanzi minori:)
      Neanche a dirlo, anch'io ho conosciuto La ragazza corvo grazie ad una recensione di Antonietta, una recensione talmente bella da spingermi a comprare, e leggere, un genere dal quale solitamente mi tengo alla larga.
      Insomma, tanta roba*-*

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