giovedì 22 settembre 2016

Chiacchiericcio#4: Le recensioni negative

Rubrica inventata da me a cadenza mensile

Nonostante le premesse poco rosee, anche questo mese arriva il Chiacchiericcio, anche se un po' in ritardo (non disperate per L'Angolo del Self, spero di riuscire a postare anche quello!).
Lo spunto per questo mese mi è venuto da una mia personale considerazione fatta durante il Liebster Award: come blogger (permettetemi di definirmi così) odio scrivere recensioni negative, come lettrice sono quelle che preferisco. 
Come blogger odio scriverle perchè, fondamentalmente, rappresentano una sconfitta per me. Leggo per trovare nuove storie di cui innamorarmi, ci investo tempo e soldi e, se le mie speranze vengono deluse, l'emozione prevalente è la delusione, non certo il compiacimento. E poi, nonostante la mia aura da st***a, mi dispiace ripagare l'impegno di una persona con una critica. Ciò non toglie che sarò sempre sincera, ma sappiate che mi dispiace - in particolar modo se siete dei Self e quindi vi dovete fare un mazzo quadruplo per cercare di farvi conoscere.
Perchè allora dico che, come lettrice e frequentatrice di blog e siti di recensioni, dico di preferirle?
Il discorso qui si fa più complesso. Innanzitutto, vorrei fare un distinguo.
Avatar di Gamberetta, blogger di Gamberi Fantasy
 Nasco come lettrice di fantasy (e non me ne vergogno, lo sono ancora!). In quanto tale, per forza di cose mi sono formata su blog quali Gamberi Fantasy, anche se non vi ho mai partecipato attivamente, limitandomi a leggere e imparare la lezione. Una caratteristica di blog di questo tipo - e il motivo per cui sono stati tanto chiacchierati fino a qualche anno fa - è specializzarsi in romanzi di autori italiani (ovviamente di genere fantasy) e di farne spietate recensioni che, se da una parte avevano il merito di metterne in luce con chirurgica precisione ogni aspetto, dall'altra spesso e volentieri diventavano un vero e proprio massacro. Non ho intenzione di riaprire una polemica ormai stantia, quindi mi limiterò a dire che, per quello che mi riguarda, questo genere di recensione mi ha divertita agli inizi e stancata dopo pochissimo. Questo per dire come, a mio parere, non sia questo il genere di recensione negativa utile. Innanzitutto per lo scrittore (si, le scriviamo anche per voi!), che non riuscirà mai a recepire il messaggio di fondo di una recensione così dissacrante, ma neanche per il lettore, che capisce nel giro di breve come da parte del blogger ci sia un gusto tutto speciale nel leggere libri che già sa che non gli piaceranno per distruggerli enfatizzandone ogni aspetto (niente finzioni, non vi state sacrificando per l'umanità, lo fate perchè, non so come, vi piace). Perderà così interesse (questo è stato il mio caso) e non riterrà più attendibili recensioni scritte con malafede (se recensite apposta libri che già sapete che non vi piaceranno per me si, ci mettete la malafede).

Qual è allora la recensione negativa utile?
Innanzitutto, è quella sincera, quella che non ha secondi fini. Il lettore potrà trovarci delusione, rabbia o dispiacere, ma non dovrà mai percepirvi falsità o cattive intenzioni (non è così scontato, se seguite la community di scrittrici Self su Facebook, in particolare - così mi pare - del genere rosa).
In secondo luogo, è la recensione obiettiva. Il recensore sa di cosa parla e cerca di esporlo nel modo più efficace possibile, senza divertirsi o altro, semplicemente per far capire al lettore quali sono i punti fondanti della sua critica.
Perchè le trovo più utili delle recensioni positive?
Avrete notato che, quando ci piace un libro, tendiamo a perdere ogni senso critico. Questo perchè nessun libro è perfetto in quanto frutto di soggettività e recepito da un'altra soggettività ancora - dallo scrittore al lettore. Quando amiamo un libro (io per prima) a un certo punto diventiamo ciechi ad ogni difetto, ce ne dimentichiamo e ci facciamo travolgere dalla storia. Da questa mancanza di senso critico nascono recensioni bellissime, piene di cuore e assolutamente travolgenti, che trasmettono molta positività al lettore e lo entusiasmano, ma non gli trasmettono alcuna oggettività.
Questo aspetto è presente nelle recensioni negative che seguono i parametri da me segnalati prima. Saranno recensioni meno entusiaste, ma più prudenti e oggettive (si, nonostante anche la negatività sia frutto di un parere soggettivo). Per intenderci meglio ancora. 
 Mi è capitato, quando la storia mi prendeva moltissimo, di soprassedere su alcune ingenuità di trama, di stile e, si, lo ammetto, di grammatica
Quando devo decidere se acquistare un libro o meno, la prima cosa che faccio è andare a cercare delle recensioni (combatto strenuamente a favore delle recensioni, anche se alcuni - anche blogger - hanno ammesso di non leggerle!). Lasciando da parte i blog - che interpello come prima cosa -  mi affido molto anche ad Amazon. Dopo aver letto un paio di recensioni positive, però, le tralascio e mi leggo solo quelle negative. Specie in caso di Self, è lì che vengono fuori eventuali errori di grammatica e strafalcioni simili; in caso di classici, è lì che guardo per capire se la traduzione è buona o meno. Insomma, sono più obiettive, sono più precise, danno più informazioni.
Questo, ovviamente, è un discorso generale. Purtroppo l'altro aspetto delle recensioni negative è che possono sfuggire di mano (un "fa schifo!1!" senza altra giustificazione ha lo stesso valore intellettuale della carta igienica) e che certe volte si fanno troppo soggettive, esattamente come quelle positive.
Si tratta di un equilibrio sottile e noi, lettori e blogger, dobbiamo imparare a destreggiarci e a vivere entrambi i lati della barricata, ma ricordandoci sempre che la passione, quella per la lettura e la scrittura, è la base portante.

E voi? Cosa ne pensate delle recensioni negative? Credete che il mio discorso abbia senso o non siete d'accordo?

Virginia

18 commenti:

  1. Ho ben presente lo stile di Gambery fantasy e devo dire che anch'io dapprima ne sono rimasta colpita e poi me ne sono stancata, perché da un lato è ben vero che uno scrittore che riempie la pagina di strafalcioni un filino di strada verso la gogna la fa da solo, ma non è che proprio tutte le critiche siano scevre di pregiudizi.
    Io sono contraria, in generale, alle recensioni puramente "estetiche", del tipo "Bellissimo" o del tipo "Che schifo". Sono solitamente pezzi scritti sull'onda delle emozioni e, se è naturale che un libro ne susciti, non trovo maturo recensire in questi termini soltanto. Quindi, ben lungi dal condannarle, mi limito a tenermi alla larga, cercando invece delle analisi di aspetti positivi e negativi: conoscendo un blogger e conoscendo se stessi, è possibile intuire se pareri entusiasti o delusi possano coincidere o meno.

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    1. Infatti molto va alla conoscenza dei propri gusti e di quelli di chi recensisce. Ognuno di noi ha poi un istinto che si manifesta quando, nonostante tutto, decidiamo di comprare o meno un libro.
      In ogni caso, condivido l'intero post.

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  2. Io faccio fatica a scrivere recensioni negative più che altro perché tendo sempre a trovarci qualcosa di buono. In genere comunque non demolisco l'autore e - tanto quanto in quelle positive, quanto in quelle negative - spiego sempre esplicitamente cosa non mi è piaciuto e perché. Poi capita, tipo con "Il club delle seconde occasioni", che il protagonista o una particolare situazione o qualcosa in generale mi disturbino profondamente e che quindi io finisca per demolire il libro. Quindi la recensione parte molto razionale e finisce molto emotiva xD
    Sarebbe bello ricevere commenti costruttivi come questo post a quelle recensioni xD

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    1. A tutti capita di scrivere recensioni più soggettive che razionali, non siamo perfetti (io per prima):) L'importante, secondo me, è non metterci mai la malafede e rimanere onesti, con noi stessi e con i lettori:)

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  3. Scrivere recensioni negative non è mai bello, soprattutto quando ti aspettavi molto da un determinato libro.
    Da quando ho aperto il blog credo di averne scritte al massimo due o tre e sempre per colpa di personaggi che mi fanno saltare i nervi (Perfect uno tra i tanti) xD

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    1. Lo so, certe volte ti viene proprio voglia di sbraitare per dieci paginexD Il problema, secondo me, è se lo facciamo costantemente. Allora è un divertimento, non uno sfogo, e non lamentiamoci se qualcuno trova da ridire:)

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  4. Argomento molto interessante! Su varie cose concordo perfettamente con te: sul blog le recensioni a cui tengo di più sono quelle dei miei libri preferiti, quei libri che vorrei tutti leggessero e adorassero quanto li ho adorati io... però come lettrice preferisco quelle negative: mi fanno capire se quel blogger come lettore è affidabile, sincero, quali sono i tipi di libri che più trova interessanti e quali cose non trova accettabili... ad esempio io leggo parecchi young adult, un genere dove ho trovato parecchi libri brutti adorati da moltissima gente, quindi le recensioni negative lì mi sono molto utili... certo, come dici: la recensione negativa deve essere ben strutturata...
    A me piace leggere le recensioni, sia positive che negative, più oggettive sono meglio è... però evito spesso di leggere quelle di libri che ho già comprato: ormai il libro è comprato, non voglio farmi influenzare, non voglio che il mio interesse svanisca se qualcuno dice che è brutto... avrei buttato soldi!

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    1. Grazie:) In realtà anch'io, una volta comprato un libro, smetto di cercare recensioni: nel bene o nel male, la frittata è fatta! Sarò poi io a decidere, a questo punto:)

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  5. Questo è un argomento su cui riflettere. IO non mi ritengo una blogger, assolutamente. Nel senso: scrivo perché mi piace esprimere quello che penso, sperando di poter interagire con altre persone e discutere insieme di libri e letteratura. Non pubblico recensioni pensando che la mia stroncatura possa influire in qualche modo su qualcosa o qualcuno (pensiero tipico invece dei book-blogger). Cerco di essere il più possibile me stessa, il più possibile obiettiva...Inoltre io stessa non mi faccio influenzare molto dalle recensioni troppo positive o troppo negative: se un libro mi ispira, vado lo compro e lo leggo, a prescindere da cosa dice la massa. Io nel mio angolo virtuale mi sento totalmente libera di esprimermi, nel bene e nel male. Ad esempio tempo fa ho fatto a pezzi "io prima di te" di Yoyo Moyes, andando letteralmente controcorrente dopo l'ondata di esaltazione che questo libro aveva provocato. L'ho letto perché volevo capire come mai piacesse a così tante persone, e ho scritto perché non mi è piaciuto. Insomma, io credo che dovremmo sentirci tutti liberi di esprimerci... Non serve a questo, in fondo, un blog?

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    1. A dire il vero, quando parlo di blogger penso proprio al genere di persona da te descritta: qualcuno che vuole solo condividere la sua passione con gli altri. Non credo che si possa davvero influire su qualcuno (a meno di non avere un blog particolarmente seguito, certo, ma in quel caso tutto è relativo) e sul successo di un libro: molti libri molto pubblicizzati dopo poco sono caduti nel dimenticatoio, altri sono stati oggetto d'attenzione dei blogger che erano già diventati famosi, o ben avviati per quella strada. In ogni caso, così la penso io quando mi definisco "blogger": nulla di ambizioso o arrogante:)
      Che ognuno nel proprio angolo virtuale faccia quel che vuole è legittimo e ci mancherebbe! Il problema, a mio parere, è se il massacro diventa la linea abituale del blog e allora secondo me si è un po' perso di vista il punto: trovare bei libri da condividere con gli altri. Anch'io ho scritto le mie recensioni negative e lo farò e sarà solo giusto! Ma il mio scopo nell'aprire un blog è quello di condividere la mia passione per i libri, non il mio disprezzo:)

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  6. Eh, argomento scottante per un post. Nel mio angolino cerco di essere il più possibile me stessa, e questo traspare anche nei miei post. Di recensioni negative purtroppo ne scrivo e sono eccentriche come me, schiette, senza fronzoli. Se una cosa non mi piace, io dico che non mi piace, punto. Non mi risparmio di certo e forse questo è un mio difetto, ma lo stesso con i romanzi che mi piacciono, scrivo un elogio in loro onore.
    QUindi boh, alla fine ognuna di noi ha il proprio posticino e se quello è il suo modo di sfogarsi, che male c'è :)

    PS. Mi sono iscritta ai tuoi lettori (Ilaria)

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    1. Ciao Ilaria, benvenuta sul blog:)
      In realtà io credo che la spontaneità sia una cosa bellissima! Io ho descritto la recensione negativa ideale, ma sono ben lontana dal giungervi anch'io! Come lettrice le trovo molto utili, da scrittrice a volte la mano scappaxD In ogni caso, l'importante è essere sinceri!
      Adesso sono curiosa, vengo a sbirciare da te:)

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  7. Eccomi qui da te Virginia, adoro i tuoi post "chiacchiericcio" perchè sono sempre molto profondi e pure scottanti come in questo caso! Allora, premetto che io odio scrivere le recensioni negative soprattutto se il libro che non mi è piaciuto proprio l'ha scritto un autore che invece amo. Io mi affeziono agli autori come fossero amici e dire a loro qualcosa di negativo mi fa stare male. Ma di contro se il libro non mi è piaciuto mi sento ferita e delusa, insomma un mix di emozioni contrastanti e quindi mi butto e scrivo. Diciamo che io con le recensioni (positive o negative) mi sfogo in un senso o in un altro. Se vuoi sapere qual'è stata la recensione che mi ha fatto più soffrire scrivere è stata quella all'ultimo libro della Gazzola, autrice che ADORO ma visto che l'ultimo libro che ha scritto mi ha delusa molto con fedeltà così l'ho recensito e credimi che ci sto male anche adesso! Grazie Virginia per questo post, sei davvero grande! <3

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    1. Grazie mille Ely, sei troppo buona (*me arrossisce*).
      Le recensioni negative, purtroppo, sono inevitabili. E se capita di rimanere delusi dal titolo di un autore che amiamo è ancora più dura! Purtroppo a volte tocca. In ogni caso, credo che la cosa più importante sia essere sinceri. Se uno scrittore si offende per l'onestà allora ha sbagliato mestiere.
      Grazie a te!

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  8. Ciao amica! E' un po' che non passo a trovarti, sorry :(
    Comunque hai detto cose assolutamente intelligenti! Le recensioni non oggettive, secondo me, perdono la loro definizione e significato. Ma, personalmente, mi riesce difficile scrivere recensioni pienamente obbiettive, perchè in fondo non lo siamo mai. L'unica cosa che effettivamente conviene fare (quanto meno nella mia esperienza è così) è farsi una scaletta delle cose che come lettore vorrei sapere, quindi - quello che scelgo io - quanto valuto la scrittura, la pienezza dei personaggi, se è facile da leggere e poche altre cose. Una volta che le completo, metto altri aspetti, positivi o negativi, per dare il mio voto. A me questa cosa piace da leggere, perchè metti il caso che il libro non mi sia piaciuto ma non ho niente di brutto da dire sulla scrittura o sulla leggibilità le valuterò ovviamente positivamente. Ora che ci penso, però, tendo a non fare così con le recensioni super positive. Ad esempio, ho amato Ti darò il sole, è diventato uno dei miei libri preferiti, ma il padre sul finale mi è sembrato poco coerente, e le varie opinioni troppo "frettolose" (so che non si capisce, sorry D:), però ho paura di dirlo in un'eventuale recensione perchè penso che potrebbe intaccare il giudizio di un lettore, che magari decide di non leggere il libro.
    Mentre per quanto riguarda i self, o gli autori che ti mandano il loro libro e con cui magari inizi una "relazione", non riesco mai a dire cose negative. Tendo a porle giù in un modo molto sottile (che spesso non passa per un difetto ma un pregio) sperando che il mio lettore "legga" tra le righe xD
    Bah, in tutto ciò, bellissimo post e bellissime idee, come sempre :D
    A presto amica, un bacio!!
    -G

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    1. Ciao G!
      Figurati, non c'è mica da timbrare un cartellino:) Quando riesci e ti va di passare volentieri, altrimenti è lo stesso:)
      Mi hai dato un buon suggerimento, in effetti, perchè io tendo a essere un po' caotica (se poi ci aggiungi che non riguardo neanche il post prima di pubblicarlo per mancanza di tempo, la frittata è fattaxD). Credo che mi organizzerò anch'io con una scaletta per la prossima recensione.
      No, tranquilla, capisco benissimo. Uno vorrebbe essere oggettivo ma ha paura di non trasmettere una totale adorazionexD
      Con i self faccio fatica ad essere cattiva, lo ammetto. Non perchè alcuni non scrivano con i piedi, ma perchè sono fatta così (malexD). In ogni caso, quel che non dico io prima o poi lo dirà qualcun'altro.
      A presto!

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  9. Ciao, è la prima volta che commento, piacere di conoscerti!
    Tornando all'argomento, io sono una di quelle che scrivono recensioni sull'onda dell'emozione: se un libro mi è piaciuto lo sbandiero ai quattro venti, se non mi è piaciuto la rabbia e la delusione sono così forti che scrivo pagine intere sul perchè e il percome quel libro mi ha fatto schifo. Il mio problema, invece, sono i libri neutri: quelli che ti sono piaciucchiati ma non alla follia, quelli non eccezionali ma che comunque non sono male. E lì casca l'asino, perchè non so mai come barcamenarmi, il probema è che sono la maggioranza ç_ç Da lettrice, in realtà di recensioni ne leggo poche (mea culpa), perchè essendo una biblioteca-dipendente non mi faccio problemi: se il libro mi ispira lo tiro su, se mi è piaciuto lo compro. Tra l'altro è un consiglio che dò sempre. Quindi non è che vada a cercare le recensioni, leggo quelle che mi capitano, e da lì capisco subito se c'è la passione dietro o no: se c'è, la recensione è valida, se è fredda...non riesco a fidarmi! Vivo di pancia, non c'è niente da fare XD
    Per finire, scrivo fantasy anch'io e Gamberi fantasy mi ha traumatizzato a vita XD Io da scrittrice (fanwriter, dai) preferisco di gran lunga ricevere recensioni negative, perchè se quelle positive fanno bene all'autostima, quelle negative (scritte con coscienziosità, ovviamente) mi fanno capire gli sbagli che faccio e evito di ripeterli.
    E niente, ho scritto un papiro sconclusionato. Alla prossima!

    Ps: bel blog! <3

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    1. Ciao Rolly, piacere mio! Non preoccuparti per i papiri, qui ci piacciono (e io non sono per niente logorroica, noooxD).
      Anch'io sono una che mette i cartelloni, che ti devo dire? Se un libro mi piace deve leggerlo il mondo intero, se non mi piace... Diciamo che non amo scrivere le recensioni negative, ma con mia sorella mi sfogo da far venire i capelli bianchixD
      Anch'io amo le recensioni di pancia e adoranti, mi coinvolgono e mi fanno allungare la wl. Mi piacciono anche quando sono equilibrate, però, in modo da capire se un libro ha effettivamente dei punti deboli, in modo da essere preparata:)
      Grazie per il complimento!

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