mercoledì 1 febbraio 2017

CineRecensione#2 Ferro 3

Anno: 2004
Pellicola: Colore
Durata: 88 min
Regia: Kim Ki-duk

Tae-Suk è un giovane che trascorre le sue giornate entrando nelle case lasciate vuote occasionalmente dai proprietari. Dorme sul divano, si fa la doccia, lava i panni, aggiusta gli oggetti che non funzionano, gioca a golf e si scatta fotografie da solo con la sua camera digitale. Tutto con una leggerezza quasi ultraterrena. Un giorno, entrando in una casa, si accorge c'è una ragazza, Sun-hwa, che ha dei segni di maltrattamenti sul viso. Sono i continui litigi con il marito. Tae-suk, la prende con sé, per vagare insieme nelle case degli altri, e condividere questo strano modo di vivere che trasforma, lentamente, la loro amicizia in amore. Un evento inaspettato li allontanerà, ma non per sempre.

Buongiorno cari lettori, bentornati sul blog. Nell'ultimo periodo ho latitato abbastanza e il motivo è tristemente noto a molti di voi: gli esami universitari. L'ansia mi divora e il tempo che non passo a lezione o sui mezzi di trasporto è dedicato allo studio. Nonostante ciò, sono terrorizzata.
Ma non è di questo che voglio parlare, non qui. Ritorno con l'appuntamento con il cinema d'autore e lo faccio con un film molto particolare che, probabilmente, non ho completamente compreso, con mio grande dispiacere.
Kim Ki-duk porta sullo schermo un film sulla solitudine. Le case vuote che il silenzioso protagonista abita - vive - per una manciata di ore, sono il simbolo di un'umanità sempre più chiusa in sè stessa, che sempre più difficilmente permette al prossimo di penetrare, di comprendere.
Tae-suk irrompe nel gelido silenzio delle stanze abbandonate e le popola con la sua presenza delicata, quasi impalpabile. Come un fantasma entra ed esce dalle vite degli altri e solo Sun-hwa, altrettanto silenziosa e invisibile, riuscirà a vederlo davvero.
Il momento dell'incontro fra questi due protagonisti è simbolico, a mio parere. Scoperto da Sun-hwa, che giace rannicchiata in un angolo e con il volto pesto, mentre gira per casa sua, Tae-suk stringe subito con la donna un legame particolare, fatto di sguardi e silenzi. Silenzio rotto da Sun-hwa nel momento in cui, rispondendo all'ennesima chiamata del marito, sfoga tutta la sua rabbia, la sua impotenza e la sua infelicità in un grido potente, che colpisce Tae-suk come un pugno.


Gli unici a parlare sono tutti gli altri: il marito di Sun-hwa, gli abitanti delle case vuote, i poliziotti. Ognuno di loro riempie il silenzio di chiacchiere inutili e false, che svaniscono davanti alla profondità del silenzio e della comprensione che lega i due protagonisti.
Entrambi ombre di un mondo che non li conosce; entrambi spiriti. Solo che Sun-hwa è ancorata al suo corpo dalla bellezza (arma a doppio taglio, che le porta più infelicità che gioia), mentre Tae-suk riesce infine a portare fino all'estremo quella condizione di sogno/realtà che sembra caratterizzare tutto il film. Dopotutto, chi può dire cosa sia reale e cosa no?
Estremamente legato al corpo, alla voce, al mondo è invece il marito di Sun-hwa. Il manesco, il violentatore, il geloso. Ricco e più vecchio, è soggiogato dalla bellezza lontana e silente di Sun-hwa e, non potendola comprendere nè possedere, sfoga sul suo corpo la sua disperazione, la sua impotenza, la sua mediocrità.
Altrettanto fisico è il suo rapporto con Tae-suk, improntato a un odio viscerale e ricambiato. Il loro non è più il contendersi una donna ma il simbolo del rifiuto istintivo di quanto non è come noi, di quanto è alieno alla normalità.
E da qui il titolo. Come ho scoperto ascoltando un'intervista al regista contenuta nel DVD, il ferro 3 è una mazza da golf, una di quelle che si usano di meno. Nel film assume un'importanza grandissima, in quanto è il simbolo della violenza ma anche del grande inganno sociale: nella bella casa di Sun-hwa, nel lusso e nella ricchezza, vivono l'infelicità e la sopraffazione. E il ferro, usato in uno sport tipicamente per ricchi, incarna l'ipocrisia della società e, allo stesso tempo, la rottura di ogni convenzione.
Come accennavo, il film mi è piaciuto ma non mi ha coinvolta totalmente. Credo che sia una pellicola non alla portata di tutti e probabilmente non alla mia. Nonostante questo sono contenta di averlo visto e spero di aver incuriosito qualcuno di voi con le mie riflessioni:)

Virginia


18 commenti:

  1. Ciao Virginia! Non conoscevo per niente questo film, quindi grazie per avermelo segnalato!
    Dopo 5 anni e mezzo di Triennale e Magistrale di Lettere, posso tranquillamente dirti che capisco benissimo come ti senti in questo periodo dell'anno! Forza e coraggio, affronta una materia alla volta e vedrai che ce la farai :-)
    Se ti consola, io sto lavorando ed inizio a sentire la stanchezza che si avverte solitamente verso la fine dell'inverno...oggi più che mai!! A presto :-)

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    1. Ciao Silvia! Io l'ho scoperto sul canale di Matteo Fumagalli, dà consigli molto interessanti sia come libri che come film:)
      Ahah, grazie! Al momento sono giusto un attimo stressata, ma non vedo l'ora di dare quel maledetto esamexD
      Tieni duro anche tu, che prima o poi le ferie arriveranno!
      A presto:)

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  2. Grazie per la segnalazione!
    Non conoscevo questo film ma mi ispira moltissimo!
    Un bacio!

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  3. Scusa ma.. che film guardi?? A me è sconosciuto! :P
    E non mi ispira nemmeno troppo...
    Fai la cinerecensione di Last NIght dai dai dai dai dai dai *_*

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    1. Sono film più di nicchia, li scopro in biblioteca e facendo ricerche sul cinema d'autore:)
      Non credo che ti piacerebbe, in effettixD
      Buona idea, magari te lo ritrovi fra un paio di puntate;)

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  4. Storia molto particolare e affascinante non c'è che dire. Tuttavia penso ci resterei un po' come te, già a pelle sento questa sensazione di "bello sì ma boh" XD
    Intanto sono contenta di conoscere un titolo in più: certe volte, in seconda serata in TV passano i film più impensabili. Se lo intravedessi grazie a te saprei che roba è!
    In bocca al lupo per gli esami!!!

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    1. Storia molto strana, più che altroxD Però sono felice di averlo visto, si è comunque trattato di una visione interessante:)
      Crepi!

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  5. Ciao Virginia! Non conosco questo film ma devo dire che le atmosfere che hai descritto mi hanno colpito subito, ossia la solitudine, il silenzio, il senso di sopraffazione, l'oppressione e la violenza. Però, ho colto anche il tuo non coinvolgimento totale, e ho avuto la chiara impressione che anche per me sarebbe lo stesso. Mi rifletto molto spesso nelle tue parole ed in questo caso, nonostante l'intento del regista e il senso della pellicola mi siano arrivati, tempo che non ne sarei neanche io conquistata a livello assoluto. Sai, quelle cose a pelle.
    Ho letto nel commento di Federica che recensirai anche Last Night, aspetto di leggerti! *___*
    Un abbraccio! <3

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    1. Ciao:) Si tratta di un film molto particolare, che probabilmente non avrei mai visto se non avessi iniziato questa rubrica. Sono felice di averlo fatto, ma non credo comunque che diverrà mai il mio film preferitoxD
      Quella della Federica era più che altro una proposta, visto che piace molto a entrambe. Non ci avevo pensato, però una CineRecensione ci starebbe:)
      Un abbraccio!

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  6. Ciao Virginia! Un film molto particolare di cui non avevo mai sentito parlare. L'incipit sembra interessante e mi ispira abbastanza. Mi segno il titolo, sono curiosa di vederlo.
    Forza e coraggio per gli esami. In un altro post ho letto che sono i primi, ma vedrai che col tempo la tensione diminuirà. E te lo dice una che vive di pane e ansia tutti i giorni :)
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Maria! Si, il film è particolare e non per tutti i palati, ma nonostante il mio non totale coinvolgimento sono decisa a vedere altro di questo regista (in biblioteca da me ne hanno un mucchio). Se poi lo vedi fammi sapere che ne pensi!
      L'ansia è una compagna di vita ormai, più che altro non ne posso più di studiare questa specifica materiaxD
      Un abbraccio!

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  7. Da quello che leggo è assai interessante.
    Mi piace questo cinema fatto di immagini ma anche di silenzi, in cui ogni pausa ha un significato preciso.

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    1. Potrebbe piacerti, in effetti. Fra l'altro la colonna sonora - una canzone orientale - è molto bella, parlando di suoni e silenzi.

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  8. Non conoscevo questo titolo, sembra interessante ma non proprio il mio genere (non sopporto quando non capisco in pieno un film!).
    In bocca al lupo per gli esami :D

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    1. Io l'ho scoperto grazie al canale di Matteo Fumagalli:)
      Neanch'io amo non capire bene un'opera, che sia un libro o un film. Infatti pure questo mi è rimasto un po' sul gozzoxD
      Grazie, crepi!

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  9. Questo me lo segno subito! Un po' perché ai film coreani non so proprio resistere e un po' perché quello che hai scritto mi ha incuriosita parecchio. Di solito non sono una fan dei film "complicati", mi piacciono le cose chiare e semplici, anche perché è raro che abbia la testa per star dietro a cose più complicate (il mio rapporto con i film è decisamente particolare), ma nonostante tutto sono davvero curiosa!

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    1. In tal caso non so se potrebbe piacerti, perchè semplice non è di certoxD Però se, come dici, ti piacciono i film coreani, questo è DOC:)
      Se poi lo vedi fammi sapere se ti è piaciuto!

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