lunedì 9 gennaio 2017

Chiacchiericcio#6: Bilancio del 2016



Buon lunedì, carissimi lettori, bentornati e benvenuti su Virginia e il Labirinto, dove finalmente torno ad asfissiarvi con le mie chiacchiere sui libri. E per confermare la mia non perduta logorrea, eccomi con un Chiacchiericcio epico in cui faccio con voi il bilancio del 2016 e vi comunico qualche novità.
Partirei da queste ultime e cercherò di non dilungarmi troppo.
Per prima cosa, vi informo che la rubrica W... W... W... Wednesday è sospesa e non credo che ritornerà qui sul blog.
Durante queste vacanze ho invece preparato una nuova rubrica. La cadenza dovrebbe essere di due articoli al mese, l'1 e il 15. Non vi dico di cosa si tratta e confermo l'appuntamento per il 15, sperando di riuscire a proporvi qualcosa di interessante.
Questi gli annunci, passiamo al bilancio di quest'anno appena passato. Come - ho notato - per molti altri, non è stato un grandissimo anno. Ho deciso di non scendere nel dettaglio, per non allungare troppo un articolo che è già minaccioso di per sè, quindi mi limiterò a dirvi che qualche rara gioia c'è stata.
Il 20 maggio 2016 ho aperto il blog e non ho ancora smesso di congratularmi con me stessa per aver seguito il cuore, anche contro l'ansia, onnipresente compagna di viaggio. Grazie al blog ho messo alla prova me stessa, ho trovato uno sfogo alla chiacchiera librosa e ho creato qualcosa di mio, mio soltanto di cui sentirmi orgogliosa. Non da ultimo, il pensiero di condividere sul web il mio pensiero ha rinnovato e rafforzato il mio piacere nella lettura, stimolandomi. Ho anche conosciuto, grazie al blog, persone che, come me, amano i libri, e con alcuni dialogo, ho degli scambi e anche un'amicizia (Autumn sto parlando di te). Insomma, il blog mi ha portato tanto e, anche se mi chiede un po' di tempo, non sono assolutamente pentita di aver intrapreso questo viaggio:)
Parlando di bilanci librosi, nel 2016 ho letto 101 libri, uno di più di quel che mi ero prefissata. 
Ho letto in tutto 41.944 pagine e scoperto, su 101, 44 nuovi autori.
Per chi si preoccupa delle "quote rosa", una piccola premessa. Non ho mai fatto caso al sesso di un autore, non me ne sono mai preoccupata e mai lo farò, perchè i parametri con cui giudico un'opera sono ben altri. Detto ciò, dei 101 libri 73 sono stati scritti da donne e 28 da uomini. Dovrei inserire le "quote azzurre", immaginoxD
Ma ora che vi ho informati su questi dettagliucci, passiamo al clou dell'articolo, la Top Ten. Che, ovviamente, non sarà una classifica (non posso scegliere, già ne ho dovuti selezionare 10!), ma solo un elenco delle 10 migliori letture del mio 2016:)

1. Shadowfell, Raven Flight e The Caller di Juliet Marillier


Sixteen-year-old Neryn is alone in the land of Alban, where the oppressive king has ordered anyone with magical strengths captured and brought before him. Eager to hide her own canny skill--a uniquely powerful ability to communicate with the fairy-like Good Folk--Neryn sets out for the legendary Shadowfell, a home and training ground for a secret rebel group determined to overthrow the evil King Keldec. 

During her dangerous journey, she receives aid from the Good Folk, who tell her she must pass a series of tests in order to recognize her full potential. She also finds help from a handsome young man, Flint, who rescues her from certain death--but whose motives in doing so remain unclear. Neryn struggles to trust her only allies. They both hint that she alone may be the key to Alban's release from Keldec's rule. Homeless, unsure of who to trust, and trapped in an empire determined to crush her, Neryn must make it to Shadowfell not only to save herself, but to save Alban.

La prima che vi presento è una trilogia YA (si, sto già barandoxD). Juliet Marillier è una delle mie scrittrici preferite e ha solo un difetto: in Italia non esiste quasi. Io ho tagliato la testa al toro e sono passata direttamente all'inglese, e con ottimi risultati! Questa è una trilogia meravigliosa, un continuo crescendo con un culmine finale che lascia con un'invincibile nostalgia di luoghi mai visti ma vissuti con tutta l'anima.
Una scrittura poetica, un mondo ispirato alla Scozia, una storia d'amore coinvolgente e due personaggi femminili da bucare il cuore.
Com'è che ancora non l'avete letta??

2. A sangue freddo di Truman Capote


Pubblicato nel 1966, "A sangue freddo" suscitò una serie di polemiche di carattere letterario ed etico-sociale. L'autore venne accusato, tra l'altro, di voyerismo cinico, per aver voluto registrare "oggettivamente" un fatto di cronaca nera, anzi di violenza gratuita, avvenuta nel cuore del Middle West agricolo: lo sterminio brutale di una famiglia da parte di due psicopatici. Nel libro, la visione puntuale delle dinamiche della vicenda, ottenuta grazie all'assidua frequentazione dei due colpevoli, giustiziati dopo un processo durato sei anni, è filtrata e riscattata attraverso una sapiente rielaborazione stilistica.

Un reportage giornalistico in veste di prosa, per oggetto un fatto di cronaca nera che sconvolse l'America. Una narrazione oggettiva e impersonale che, però, avvince il lettore e fa emergere interrogativi angoscianti ed incredibilmente attuali: umanità e mostruosità possono convivere in una persona? La pena di morte è giustizia ho solo un omicidio "a sangue freddo", al pari del crimine che va a punire? E che responsabilità ha, ognuno di noi, nel creare un mostro?
Domande che emergono spontanee nel corso della lettura e che rimangono incastrate a fondo nell'animo del lettore, che se le porterà dietro per lungo tempo.
Un capolavoro della letteratura americana.

3. Furore di John Steinbeck


Pietra miliare della letteratura americana, Furore è un romanzo mitico, pubblicato negli Stati Uniti nel 1939 e coraggiosamente proposto in Italia da Valentino Bompiani l’anno seguente. Il libro fu perseguitato dalla censura fascista e solo ora, dopo più di 70 anni, vede la luce la prima edizione integrale, nella nuova traduzione di Sergio Claudio Perroni. Una versione basata sul testo inglese della Centennial Edition dell’opera di Steinbeck, che restituisce finalmente ai lettori la forza e la modernità della scrittura del Premio Nobel per la Letteratura 1962.
Nell’odissea della famiglia Joad sfrattata dalla sua casa e dalla sua terra, in penosa marcia verso la California, lungo la Route 66 come migliaia e migliaia di americani, rivive la trasformazione di un’intera nazione. L’impatto amaro con la terra promessa dove la manodopera è sfruttata e mal pagata, dove ciascuno porta con sé la propria miseria “come un marchio d’infamia”. Al tempo stesso romanzo di viaggio e ritratto epico della lotta dell’uomo contro l’ingiustizia, Furore è forse il più americano dei classici americani, da leggere oggi per la prima volta in tutta la sua bellezza.

Nel 2016 è scoppiato l'amore fra me e Steinbeck e tutto ha avuto inizio con questo libro.
Epico, immenso, tragico.
La storia, ancora attualissima, della povertà e dell'immigrazione; la lotta di una famiglia di braccianti contro l'avidità, il potere e l'indifferenza. Una scrittura potente, magistrale; una narrazione corposa, un poema epico dei poveri e dei vinti, con una conclusione di quelle che solo Steinbeck riesce a dare.

4. La valle dell'Eden di John Steinbeck


Nel paese di Nod, a est del giardino dell’Eden, dove la progenie di Caino andШ a vivere secondo la leggenda biblica e che nel romanzo di John Steinbeck corrisponde simbolicamente alla valle percorsa dal fiume Salinas nella California settentrionale, si intrecciano le storie di due famiglie, gli Hamilton e i Trask. Protagonisti della saga, che va dalla Guerra civile alla Prima guerra mondiale, da una parte il vecchio Samuel Hamilton, immigrato dall’Irlanda; e, dall’altra, Cyrus Trask insieme ai figli Adam e Charles, e ai nipoti Aron e Caleb, gemelli nati dalla misteriosa Cathy Ames, reincarnazione di Eva e di Satana allo stesso tempo, emblema del male nel mondo, con il quale tutti nel corso della lunga vicenda devono misurarsi. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1952 e ora riproposto nella nuova traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, La valle dell’Eden è il romanzo in cui Steinbeck ha creato i suoi personaggi più affascinanti e ha esplorato più a fondo i suoi temi ricorrenti: il mistero dell’identità, l’ineffabilità dell’amore e le conseguenze tragiche della mancanza d’affetto.
Al tempo stesso saga famigliare e moderna trasposizione del mito, La valle dell’Eden è il capolavoro della maturità di Steinbeck, da cui nel 1955 Elia Kazan ha tratto l’omonimo film con James Dean.

Non potevo non parlare anche di questo romanzo. Saga famigliare, romanzo sul rapporto padre-figlio e fratello-fratello, storia del rapporto fra 2 famiglie l'una agli antipodi dell'altra, riproposizione di un episodio biblico. C'è di tutto in questo romanzo, che abbandona l'epicità dei toni di Furore e favorisce quelli più intimi, creando alcuni dei personaggi più belli che io abbia mai letto. Non è un romanzo "complesso" o da interpretare, ma ha una potenza primitiva, di quelle che colpiscono e non si fanno più scordare.

5. Leggere Lolita a Teheran di Azar Nafisi


Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze barbare, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi nell'impresa di spiegare a ragazzi e ragazze, esposti in misura crescente alla catechesi islamica, una delle più temibili incarnazioni del Satana occidentale: la letteratura. È stata così costretta ad aggirare qualsiasi idea ricevuta e a inventarsi un intero sistema di accostamenti e immagini che suonassero efficaci per gli studenti e, al tempo stesso, innocui per i loro occhiuti sorveglianti. Il risultato è un libro che, oltre a essere un atto d'amore per la letteratura, è anche una beffa giocata a chiunque tenti di proibirla.

Questo romanzo, oltre ad essere meraviglioso, è anche stato il protagonista della mia primissima recensione qui sul blog. Capite, dunque, che vi sono particolarmente affezionata.
Un libro sui libri, un'autobiografia, un documento inestimabile per capire un po' meglio la nostra storia, ormai indissolubilmente legata a un'altra cultura, quella islamica. Da ultimo - ma non ultimo - un romanzo bellissimo.
Qui la mia recensione.

6. La Storia di Elsa Morante


La Storia, romanzo pubblicato direttamente in edizione economica nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo l'ultima guerra (1941-47), Elsa Morante ha consegnato la massima esperienza della sua vita. È la sua opera piú letta e, come tutti i libri importanti, anche quella che piú ha fatto discutere. Cesare Garboli, nell'introduzione a questa edizione tascabile, traccia un bilancio critico sul romanzo a piú di vent'anni dalla prima pubblicazione.

Un altro mio grandissimo amore del 2016, che ritroverete in questa classifica. Con questo romanzo imponente, a cui mi sono approcciata quasi in punta di piedi, ho conosciuto la Morante e la sua scrittura evocativa, avvolgente, ammaliante.
La storia di Ida, Nino, Useppe e Davide; di Roma; dell'Italia tutta. Una storia nella Storia, minuscola in questo flusso sterminato, ma non per questo insignificante. Perchè sono le nostre storie, che si intersecano a creare un unico, grande arazzo.
Qui la mia recensione.

7. La storia infinita di Michael Ende


Bastiano è un giovane goffo, e non è quel che si dice comunemente un "ragazzo sveglio", ma la lettura (e il termine è improprio, perché egli passerà alternativamente dal ruolo di lettore a quello di personaggio e di protagonista) di questo libro lo farà cambiare e farà cambiare la Storia stessa. Gli farà capire che il "fa' ciò che vuoi" che sta scritto sull'amuleto ricevuto in dono non significa "fa' quel che ti pare", ma esorta a seguire la volontà più profonda per trovare se stessi. Che è la strada più ardua del mon do. Il libro e Bastiano la percorreranno insieme, e il ragazzo attraverserà tutti i suoi desideri e passerà dalla goffaggine alla bellezza, alla forza, alla sapienza, al potere, fino a quando dovrà fermarsi.

Non si finisce mai di essere bambini, neanche a 21 anni; soprattutto a 21 anni. Questo libro, riletto dopo un primo approccio al massimo tiepido risalente a più di 10 anni fa, mi ha dato moltissimo e contiene molto di più di molti libri non per bambini: più verità, più poesia, più profondità. Il messaggio è semplice ma non per questo scontato ed è moderno ancora adesso. 
Qui la mia recensione.

8. La vera storia del pirata Long John Silver di Bjorn Larsson


Ci sono libri che danno pura gioia. È quel che capita con il romanzo di Larsson: ci ritroviamo adulti a leggere una storia di pirati con lo stesso gusto dell'infanzia, riscoprendo quella capacità di sognare che ci davano i porti affollati di vascelli, le taverne fumose, i tesori, gli arrembaggi, le tempeste improvvise e le insidie delle bonacce. Chi racconta in prima persona è Long John Silver, il terribile pirata con una gamba sola dell'"Isola del Tesoro", fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci ora vivo e ricco nel 1742 in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie. E non è solo a quel "e poi"? che ci veniva sempre da chiedere alla fine delle storie che risponde Larsson, è al prima, al durante, al dietro.

Un romanzo effervescente, dove realtà e finzione si fondono e danno vita a uno dei "memoriali" più avvincenti che io abbia mai letto. L'irriverente voce di Silver non si perde in sentimentalismi e ci ricostruisce, pezzo dopo pezzo, la sua storia. All'interno della narrazione, però, trovano posto anche tematiche molto più serie: le condizioni di vita dei marinai, la tratta degli schiavi e la vita come pirata.
Qui la mia recensione.

9. L'isola di Arturo di Elsa Morante


Arturo, il guerresco ragazzo dal nome di una stella, vive in un'isola tra spiagge e scogliere, pago di sogni fantastici. Non si cura di vestiti né di cibi. È stato allevato con latte di capra. La vita per lui è promessa solo di imprese e di libertà assoluta. E ora ricorda. Queste sono le sue memorie, dall'idillio solitario alla scoperta della vita: l'amore, l'amicizia, il dolore, la disperazione.
Secondo romanzo della Morante dopo Menzogna e sortilegio (1948), L'isola di Arturo(Premio Strega 1957) confermò tutte le qualità della scrittrice romana: l'impasto di elementi realistici e fiabeschi, la forte suggestione del linguaggio.
Arturo, come Elisa in Menzogna e sortilegio, «si porta addosso la croce di far parte non di un oggi ma di un sempre».

Vi avevo detto che Elsa Morante sarebbe ritornata:)
Questo romanzo è, semplicemente, meraviglioso. Un libro piccolo di dimensioni ma gigantesco nei sentimenti che suscita. Una storia sulla crescita, l'amore e la solitudine; una piccola epica su sentimenti e personaggi quotidiani, con uno stile impeccabile ed eclettico. Imperdibile.
Qui la mia recensione.

10. La guardia, il poeta e l'investigatore di Jung-myung Lee


Nel 1944 la Corea è sotto l’occupazione giapponese, e nella prigione di Fukuoka non si permette ai detenuti coreani di usare la propria lingua. Un uomo, una guardia carceraria, viene trovato brutalmente assassinato, e un giovane collega dall’animo sensibile e letterario viene incaricato di condurre l’indagine e trovare il colpevole. La vittima era temuta e odiata per la sua brutalità, ma quando l’improvvisato investigatore avvia la sua inchiesta interrogando custodi e detenuti, ricostruendo poco a poco i movimenti degli ultimi mesi, un diverso e sorprendente scenario si impone alla sua attenzione. Dall’inchiesta sull’uomo emerge il passato di un povero analfabeta orfano dei genitori, il faticoso riscatto attraverso il lavoro, la carriera nella prigione, la scoperta di una passione inaspettata, il ruolo di «censore» con l’incarico di controllare la corrispondenza in entrata e in uscita dal carcere. E soprattutto il legame con un detenuto particolare, un famoso poeta coreano, autore di scritti sovversivi. E proprio attorno al poeta ruota l’intera vicenda: nel corso dei suoi interrogatori il giovane si trova a parlare sempre di più con il prigioniero e, come prima di lui la guardia assassinata, a immergersi in un dialogo fatto di letteratura, d’arte, di libertà. Si scopre a desiderare la bellezza dei suoi versi clandestini, a subire il potere eccitante e al tempo stesso rasserenante della parola poetica.
Calibrando suspense e ricostruzione storica, dolore e dolcezza, il romanzo dipinge un universo di contrasti: le condizioni dei detenuti obbligati ad abolire il proprio nome, la costante violenza fisica e psicologica alla quale sono sottomessi, il raggio di luce dei poemi del poeta realmente esistito Yun Dong-ju le cui parole diventano merce di contrabbando, balsamo di speranza, sfida provocatoria e coraggiosa alla crudeltà degli esseri umani. 

Una delle ultime letture del 2016, a riprova che le belle sorprese possono arrivare fino all'ultimo. Una storia su cui non avrei scommesso e che invece mi ha colpita moltissimo.
Un'ambientazione inedita per un romanzo che fonde letteratura e vita; un inno al potere dell'arte in tutte le sue forme; una storia su un conflitto culturale e generazionale, e sull'importanza di un'identità.
Qui la mia recensione.


Questi sono stati i 10 libri che più mi hanno colpito in questo proficuo 2016. Tante letture, tante soddisfazioni, qualche contrarietà. Che il 2017 sia un anno di meravigliose letture e meravigliose avventure per tutti.
Alla prossima,

Virginia













38 commenti:

  1. Ciao ^^
    101 libri è un ottimo numero, io sono arrivata appena ad 80! Anch'io quest'anno ho letto la storia infinita ed è stata una lettura letteralmente magica, una delle più belle!
    Spero che questo nuovo anno sia ricco di soddisfazioni per te. Un abbraccio 💙

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    1. Ciao:) Sono molto soddisfatta del numero delle letture, ma dubito di riuscire a replicare nel 2017:( In ogni caso, l'importante è leggere:)
      Grazie, lo auguro tanto anche a te!

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  2. L'isola di Arturo... Oddio che ricordi... ho letto quel libro una quantità vergognosa di anni fa, in una edizione dell'88 con copertina rigida, con dei fiori blu e gialli. Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. La valle dell'Eden è un'altra lettura fatta eoni fa e non ne conservo un buon ricordo, ma forse ero troppo giovane per apprezzarlo e capirlo fino in fondo. Sui numeri siamo lì! Io ho letto 106 libri quest'anno contro i 130 dell'anno prima e la cosa mi rende molto triste... :(

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    1. 130??? Sei una lettrice instancabile! Comunque dai, pure 106 è un gran bel numero:) Io sono molto soddisfatta dei miei 101 ma con l'inizio dell'università credo che il 2017 non sarà altrettanto ricco. Ma l'importante è poi leggere, quindi va bene lo stesso:)
      L'età in cui leggiamo un determinato libro può fare la differenza, nel bene e nel male. La valle dell'Eden ti consiglio di riprovare a leggerlo, ma ognuno ha poi i suoi gusti:)

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  3. Ciao cara Virginia, ben tornata e buon 2017! Quante letture interessanti che hai elencato, di alcune ho già espresso la mia opinione quando hai postato la recensione e ribadisco che mi affascinano sempre e tantissimo come Steinbeck e i suoi romanzi che hai citato e la Morante. <3
    In questo periodo di feste a parte leggere moltissimo, mi sono volutamente uccisa puntando su romanzi piuttosto dark e forti, come Nocte e Innaturale, di cui pubblicherò prossimamente le recensioni. Per non parlare di Black Friars che è una dolce tortura. XD
    Un abbraccio! :*

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    1. Ciao Antonietta, grazie mille e auguri a te! Sarei davvero curiosa di leggere la tua opinione di questi autori ma, per ora, mi accontenterò di Nocte, credo;)
      Un abbraccio anche a te:-*

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  4. Buondì! Allora per cominciare sono emozionata perchè sono stata citata nel tuo post..... come farei oramai senza sentirti giornalmente???? Non potrei ecco! <3
    Poi... non ne ho letto uno dei tuoi libri top ten di quest'anno anche se ne ho sentito parlare... da te!! :)
    a prestooo

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    1. Ahah! E l'Oscar alla Corrispondenza quest'anno va a...
      Ormai abbiamo intasato msn, ma ci piace così;)
      A presto:-*

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  5. Ciao Virginia, buon 2017 :-) Tra i libri che hai citato mi incuriosiscono molto Furore e l'Isola di Arturo

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    1. Ciao Ariel, grazie, altrettanto:)
      Sono due libri meravigliosi, te li consiglio tanto*-*

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  6. Ciao Virgi <3
    Come mai hai deciso di abolire il WWW?
    Sappi che sono curiosissima della nuova rubrica che hai citato!

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    1. Ciao Jessi:)
      Ho deciso di abolire il WWW perchè è un po' troppo impegnativo, per me. Ultimamente dovevo scriverlo un po' di corsa, quindi ho preferito sospenderlo.
      Ahah, non è nulla di sconvolgente, anzi!

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  7. 101 libri?! Sono impressionata, complimenti! Al di là del comune apprezzameno per la Morante, mi hai ricordato che devo decidermi a leggere Steinbeck... ma con quanti altri autori deve contendersi le mie preferenze! XD

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    1. Si, sono impressionata anch'ioxD Comunque, è stato un anno così, con molto tempo libero, ma con settembre ho iniziato l'università e non prevedo di riuscire a replicare nel 2017. Ma non mi dispiace troppo, perchè l'importante è leggere:)

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  8. Ciao Virginia, buon anno e bentornata :) Hai letto tantissimi libri, io non li ho contati ma credo di non averne superati 50. Però quest'anno ho promesso a me stessa di leggere molto di più e di riprendere i classici, genere che ho abbandonato da un po'.
    Come ben sai le tue recensioni mi ispirano sempre tanto e la maggior parte delle tue migliori letture del 2016 saranno mie prossime letture. Però mi è sfuggito Leggere Lolita a Theran, devo recuperarlo, sembra promettente :)
    Un abbraccio!

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    1. Ciao Maria, grazie mille! Ho letto tanto perchè il 2016 è stato un anno con molto tempo libero, ma ti assicuro che con l'inizio dell'università le cose sono cambiate! Nel 2017 leggerò sicuramente di meno, ma spero di leggere bei libri, che è l'importante:)
      Un abbraccio:-*

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  9. Ciao Virginia ben tornata cara e buon 2017 che sia ricco di gioie e di emozionantissime letture <3 Sono curiosissima per quanto riguarda la nuova rubrica e per quanto ai libri che hai citato.. beh.. lo sai che se parli de La storia infinita i miei occhi diventano all'istante due cuoricini *__* Un bacione grande grande ed a presto

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    1. Ciao Ely, grazie mille:) Spero che la nuova rubrica piaccia, pur non essendo straordinariamente originale.
      Un bacio:-*

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  10. Ciao Virginia, buon anno! Complimenti per il traguardo dei libri letti nel 2016 😊 La tua top ten è davvero interessante!

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  11. Ciao! ^_^ Sono curiosa di vedere quali saranno le novità per il blog (anche se mi dispiace per il www, adoro curiosare! ;P).
    E la tua top ten è ricca di letture interessanti! Molte le ho già in wish list (per colpa tua!) e non vedo l'ora di leggerle! E ho anche il libro di Capote che mi aspetta in libreria (anche se ho optato per l'edizione in lingua originale perché l'edizione italiana non mi soddisfaceva per nulla!). Sono curiosissima di iniziarlo!!! :)

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    1. Ciao:) Non aspettarti novità mirabolanti, solo una nuova rubrica senza particolari pretese di originalità, ma spero comunque di fare qualcosa di interessante:)
      A sangue freddo è bellissimo e sarei molto curiosa di saperne la tua opinione!

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  12. Direi che è stato un anno pieno di belle letture :)
    Di Capote mi sono perdutamente innamorata e vorrei recuperare altro.
    Steinbeck e la Morante sono altri due autori di cui vorrei assolutamente leggere qualcosa, spero di riuscire al più presto :)

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    1. Dici bene;)
      Credo di Capote ci siano, oltre a A sangue freddo e Colazione da Tiffany, solo racconti. Ma da recuperare anche quelli!
      Steinbeck e Morante sono stati i miei grandi amori del 2016, si nota??

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  13. Allora, in questa tua lista compaiono ben tre autori che voglio leggere da tantissimo: Capote, Steinbeck e la Morante. Quest'ultima in particolare è CERTO che la affronterò quest'anno e sappi che la spinta decisiva è arrivata dai post che tu hai dedicato alle opere di questa autrice :) comincerò senz'altro da L'isola di Arturo e chissà che non mi immergerò anche ne La Storia, che campeggia sui miei scaffali da svariati secoli...
    Che dire, nonostante tutto nel 2016 hai fatto molte cose belle, tra cui aprire il blog che - vedo con piacere - ha rappresentato una svolta positiva; dal canto mio ti incoraggio a continuare così, perché questo tuo spazietto mi piace proprio tanto e continuerò a frequentarlo col massimo interesse nel 2017. Perciò, buon lavoro e a presto!

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    1. Ciao Julia, grazie mille*-* Speriamo che entrambi i nostri blog crescano, allora, e di continuare a scambiarci recensioni e pareri:)
      Ecco, hai nominato tre autori che DEVI recuperare, senza se e senza ma. LA Morante, poi, sono sicura che ti piacerebbe molto. Anche Steinbeck, in realtà. Ho qualche dubbio su Capote, ma solo perchè A sangue freddo è un libro un po' particolare. Comunque, leggili e poi fanne recensioni!

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  14. Ciao Virginia! Quante letture di qualità nel tuo 2016...da vera letterata! Purtroppo per chi ha tanti impegni di studio e di lavoro è difficile mantenere aggiornata una rubrica a cadenza settimanale come il WWWednesday, che richiede la lettura di almeno un libro a settimana. Resto comunque curiosa di leggere le tue nuove rubriche :-) Tantissimi auguri per uno splendido 2017!

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    1. Ciao Silvia, grazie! Più che da letterata sono di un'appassionata lettrice, non mi merito questa definizionexD
      Hai centrato in pieno il motivo per cui ho deciso di non continuare il WWW. Un po' mi dispiace, perchè è una rubrica carina, ma con l'inizio effettivo dell'università il mio ritmo di lettura ne ha risentito un bel po', quindi ho preferito rallentare un attimo.
      Auguri anche a te!

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  15. Ciao Virginia!
    Ho scoperto oggi il tuo bellissimo blog e mi sono immediatamente unita ai tuoi lettori fissi!
    Se ti va ti aspetto da me!
    Intanto io scoglio il tuo blog.
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  16. Ho furore sul kindle e lo voglio leggere... Peccato mi sia improvvisamente morto il kindle 😱😱😱
    Degli altri vorrei rileggere La storia infinita, un libro che ho amato da bambina e che vorrei provare a riscoprire adesso da adulta! ;)

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    1. Peccato davvero, perchè è meraviglioso*-*
      La storia infinita, a mio parere, rende di più da adulti che non da bambini. Nel mio caso, almeno, è stato così:)

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  17. Ciao Virginia :-) Hai fatto delle letture interessantissime.. Di alcune sto ancora cercando il momento giusto di altre ho preso nota così allungo la lista delle letture da fare:-) Anche io ho letto LA STORIA INFINITA quest'anno dopo secoli che l'avevo presa in mano e credo che ogni volta trasmetta una sensazione diversa, soprattutto in relazione al fatto che gli anni e le esperienze ti fanno vedere le cose in modo diverso o nuovo. Ti auguro un 2017 di letture altrettanto belle e anche di più belle, ovviamente :-)

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    1. Ciao Mikla, grazie mille*-*
      Eh si, i libri hanno un loro momento, bisogna aspettare il richiamo, diciamo.
      La storia infinita è stato davvero un libro speciale per me. Ho già comprato Momo ma ho paura a leggerlo, non vorrei rimanere delusa dopo la riscoperta di EndexD
      Auguro un meraviglioso 2017 anche a te, pieno di letture bellissime:-*

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  18. Amo i memoir, Steinbeck mi manca ma Furore devo assolutamente averlo e Capote già in lista!

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    1. Io non li leggo spesso, ma ho fatto alcune letture davvero valide, come memoir!
      Furore è il libro con cui ho scoperto Steinbeck, è bellissimo*-*
      Ovviamente poi, in caso, fammi sapere se ti sono piaciuti:)

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  19. Ciao nuova iscritta, condivido pienamente le tue riflessioni sull'apertura del blog anche io l'ho aperto con le tue stesse motivazioni, tra cui il desiderio di esprimere la mia opinione sui libri e di confrontarmi con persone aventi la mia stessa passione. Devo assolitamente recuperare "furore" mentre Capote lo lessi diverso tempo fa e lo trovai davvero bellissimo. Complimenti per il post e per il blog, se ti va passa dal mio mi farebbe piacere :***

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    1. Ciao, benvenuta!
      Aprire un blog credo sia stata una sfida per tutti e continua ad esserlo, perchè bisogna cercare di essere costanti e sempre "sul pezzo". Poi ci sono le rubriche, le recensioni... Non è facile e il tempo sembra essere sempre troppo poco, almeno per mexD
      Passo molto volentieri!

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