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Titolo: Cinder Autore: Marissa Meyer Casa editrice: Mondadori Numero di pagine: 396 Formato: Cartaceo |
Cinder è abituata alle occhiate sprezzanti che la sua matrigna e la gente riservano ai cyborg come lei, e non importa quanto sia brava come meccanico al mercato settimanale di Nuova Pechino o quanto cerchi di adeguarsi alle regole. Proprio per questo lo sguardo attento del Principe Kai, il primo sguardo gentile e senza accuse, la getta nello sconcerto. Può un cyborg innamorarsi di un principe? E se Kai sapesse cosa Cinder è veramente, le dedicherebbe ancora tante attenzioni? Il destino dei due si intreccerà fin troppo presto con i piani della splendida e malvagia Regina della Luna, in una corsa per salvare il mondo dall'orribile epidemia che lo devasta. Cinder, Cenerentola del futuro, sarà combattuta tra il desiderio per una storia impossibile e la necessità di conquistare una vita migliore. Fino a un'inevitabile quanto dolorosa resa dei conti con il proprio oscuro passato.
Carissimi lettori, a settimane dalla recensione di una manciata di capitoli per il gruppo di lettura, finalmente vi faccio la recensione completa del primo volume delle ormai celebri Cronache lunari:)
L'originalità della serie della Meyer sta nell'idea - geniale a mio parere - di mescolare le fiabe che tutti noi conosciamo e che ci accompagnano da sempre con un'ambientazione fantascientifica, il tutto riunito da un unico filo conduttore che percorrerà tutta la saga e che è rappresentato dalla protagonista del primo romanzo, Cinder.
La prima cosa che dovete sapere di Cinder è che è un meccanico, e il più rinomato di tutta Nuova Pechino. Così bravo che perfino il principe Kai, erede al trono, decide di rivolgersi a lei per riparare un droide.
La seconda cosa è che Cinder vive con la matrigna - Adri - e le due sorellastre. Il rapporto con la famiglia adottiva è tutto meno che buono e l'unico barlume di luce le viene dalla più giovane delle sorellastre, Peony.
La terza cosa è che Cinder è un cyborg.
I cyborg un tempo erano umani. In seguito a incidenti gravissimi la medicina futuristica ideata dalla Meyer interviene in modo massiccio e sostituisce le parti irrimediabilmente danneggiate con pezzi di metallo. Ciò li rende, agli occhi della società in cui vive Cinder, meno che umani. E questo è il motivo per cui Cinder è soggetta agli umori di Adri e non ha voce in capitolo sul suo destino. Il culmine di questo processo di emarginazione viene raggiunto con l'avvento della letumosi. Questa malattia mortale, di cui non si conosce la provenienza nè tantomeno la cura, sta decimando la popolazione; lo stesso imperatore giace da tempo a letto malato. Si decide dunque di utilizzare i cyborg come cavie da laboratorio su cui testare i vari tentativi di antidoto; cyborg che verranno estratti a sorte oppure offerti (contro la loro volontà) dai loro tutori.
Questa è la società in cui vive Lihn Cinder.
L'aspetto più curato del romanzo è senza dubbio quello politico e quello relativo al personaggio di Cinder.
Ma andiamo con ordine.
La protagonista assoluta di questo romanzo - nonostante vi siano inseriti vari altri POV - è senza dubbio Cinder. La sua vicenda è palesemente ispirata a quella di Cenerentola e i canoni della favola sono rispettati pienamente: ci sono matrigne e sorellastre, c'è un ballo, una "scarpetta", un principe. Il modo in cui gli elementi sono stati tutti rimescolati è però quello che determina l'originalità della storia.
Come già accennato, Cinder è un meccanico e un cyborg (aspetto che avrei gradito fosse approfondito maggiormente). Alcune vicende, però, la porteranno a intrecciare il suo destino con il principe Kai prima e, poi, con la regina Levana.
Vi avevo anticipato che ci sarebbe stato un aspetto più squisitamente politico, ed eccolo qua: la Terra e la Luna sono da decenni sul punto di dichiararsi guerra. Il precario equilibrio è retto di Kai, ma Cinder potrebbe finire per spezzarlo...
Lo stile della Meyer è semplice e scorrevole, pulito. Con una scrittura mai pretenziosa ci inserisce in un mondo vecchio e nuovo a un tempo: da una parte il progresso è andato avanti e ogni cosa è sempre più tecnologica; dall'altra le dinamiche e i sentimenti rimangono sempre quelli e, complice una trama di fondo che riporta il lettore ai giorni dell'infanzia, sembra di muoversi in terreni conosciuti.
La trama non è complessa eppure riesce a scatenare nel lettore un'emozione dietro l'altra. La vicenda di Cinder coinvolge e fa trattenere il respiro, fa arrabbiare e sospirare, e ti lascia con un finale da mangiarti le mani!
I personaggi che si muovono sono pochi ma ben delineati. Cinder e Kai sono i principali, con i loro goffi tentativi di avvicinamento e la pesante mole di segreti e responsabilità che si trascinano dietro. Ma tutti i nodi vengono al pettine, come si suol dire, e il finale vedrà una svolta assolutamente inaspettata; accanto a loro, indimenticabili personaggi secondari sono il dottor Erland e il droide Iko; la matrigna, Adri, si meriterebbe spesso e volentieri una bella scarica di botte. Su tutti campeggia Levana: crudele, ambiziosa, manipolatrice. Lei è la vera antagonista della storia e oscura Adri dalla prima scena. Il suo è un personaggio inquietante, che gioca con le menti di chi la circonda e persegue fini misteriosi.
Nella recensione di quei pochi capitoli, avevo evidenziato un tratto che sarà poi la costante del libro. Cinder e Kai fin dall'inizio si girano attorno, attratti l'uno dall'altra. Cinder è diversa dalle altre e Kai è affascinante. Ognuno di loro, però, ha una sorta di doppia vita di cui l'altro non è messo a parte: i doveri del regno schiacciano Kai e la sua condizione di sottomissione alle angherie di Adri spossa Cinder. La loro è una storia di sentieri che, per ora, non si incontrano mai davvero, al massimo si sfiorano.
Come dicevo, il finale è un vero colpo basso, possiamo solo ringraziare che il secondo (e pure il terzo!) sono già reperibili subito, immediatamente, perchè il bisogno di fiondarsi su Scarlet è quasi doloroso.
Virgina
La prima cosa che dovete sapere di Cinder è che è un meccanico, e il più rinomato di tutta Nuova Pechino. Così bravo che perfino il principe Kai, erede al trono, decide di rivolgersi a lei per riparare un droide.
La seconda cosa è che Cinder vive con la matrigna - Adri - e le due sorellastre. Il rapporto con la famiglia adottiva è tutto meno che buono e l'unico barlume di luce le viene dalla più giovane delle sorellastre, Peony.
La terza cosa è che Cinder è un cyborg.
I cyborg un tempo erano umani. In seguito a incidenti gravissimi la medicina futuristica ideata dalla Meyer interviene in modo massiccio e sostituisce le parti irrimediabilmente danneggiate con pezzi di metallo. Ciò li rende, agli occhi della società in cui vive Cinder, meno che umani. E questo è il motivo per cui Cinder è soggetta agli umori di Adri e non ha voce in capitolo sul suo destino. Il culmine di questo processo di emarginazione viene raggiunto con l'avvento della letumosi. Questa malattia mortale, di cui non si conosce la provenienza nè tantomeno la cura, sta decimando la popolazione; lo stesso imperatore giace da tempo a letto malato. Si decide dunque di utilizzare i cyborg come cavie da laboratorio su cui testare i vari tentativi di antidoto; cyborg che verranno estratti a sorte oppure offerti (contro la loro volontà) dai loro tutori.
Questa è la società in cui vive Lihn Cinder.
L'aspetto più curato del romanzo è senza dubbio quello politico e quello relativo al personaggio di Cinder.
Ma andiamo con ordine.
La protagonista assoluta di questo romanzo - nonostante vi siano inseriti vari altri POV - è senza dubbio Cinder. La sua vicenda è palesemente ispirata a quella di Cenerentola e i canoni della favola sono rispettati pienamente: ci sono matrigne e sorellastre, c'è un ballo, una "scarpetta", un principe. Il modo in cui gli elementi sono stati tutti rimescolati è però quello che determina l'originalità della storia.
Come già accennato, Cinder è un meccanico e un cyborg (aspetto che avrei gradito fosse approfondito maggiormente). Alcune vicende, però, la porteranno a intrecciare il suo destino con il principe Kai prima e, poi, con la regina Levana.
Vi avevo anticipato che ci sarebbe stato un aspetto più squisitamente politico, ed eccolo qua: la Terra e la Luna sono da decenni sul punto di dichiararsi guerra. Il precario equilibrio è retto di Kai, ma Cinder potrebbe finire per spezzarlo...
Lo stile della Meyer è semplice e scorrevole, pulito. Con una scrittura mai pretenziosa ci inserisce in un mondo vecchio e nuovo a un tempo: da una parte il progresso è andato avanti e ogni cosa è sempre più tecnologica; dall'altra le dinamiche e i sentimenti rimangono sempre quelli e, complice una trama di fondo che riporta il lettore ai giorni dell'infanzia, sembra di muoversi in terreni conosciuti.
La trama non è complessa eppure riesce a scatenare nel lettore un'emozione dietro l'altra. La vicenda di Cinder coinvolge e fa trattenere il respiro, fa arrabbiare e sospirare, e ti lascia con un finale da mangiarti le mani!
I personaggi che si muovono sono pochi ma ben delineati. Cinder e Kai sono i principali, con i loro goffi tentativi di avvicinamento e la pesante mole di segreti e responsabilità che si trascinano dietro. Ma tutti i nodi vengono al pettine, come si suol dire, e il finale vedrà una svolta assolutamente inaspettata; accanto a loro, indimenticabili personaggi secondari sono il dottor Erland e il droide Iko; la matrigna, Adri, si meriterebbe spesso e volentieri una bella scarica di botte. Su tutti campeggia Levana: crudele, ambiziosa, manipolatrice. Lei è la vera antagonista della storia e oscura Adri dalla prima scena. Il suo è un personaggio inquietante, che gioca con le menti di chi la circonda e persegue fini misteriosi.
Nella recensione di quei pochi capitoli, avevo evidenziato un tratto che sarà poi la costante del libro. Cinder e Kai fin dall'inizio si girano attorno, attratti l'uno dall'altra. Cinder è diversa dalle altre e Kai è affascinante. Ognuno di loro, però, ha una sorta di doppia vita di cui l'altro non è messo a parte: i doveri del regno schiacciano Kai e la sua condizione di sottomissione alle angherie di Adri spossa Cinder. La loro è una storia di sentieri che, per ora, non si incontrano mai davvero, al massimo si sfiorano.
Come dicevo, il finale è un vero colpo basso, possiamo solo ringraziare che il secondo (e pure il terzo!) sono già reperibili subito, immediatamente, perchè il bisogno di fiondarsi su Scarlet è quasi doloroso.
Virgina